La Tiara Brunswick: da Victoria Luise a Caroline

La Tiara Brunswick, proprietà esclusiva di una principessa che pur essendo stata figlia, madre e poi nonna di sovrani di un certo peso, si è seduta per brevissimo tempo su un trono decisamente modesto, è salita agli onori della cronaca quando è stata indossata dalla principessa Caroline di Monaco.  La storia di questo bellissimo gioiello è misteriosa e anche molto insolita perché legata ad una querelle dinastica finita grazie a una storia d’amore. 

La storia della tiara Brunswick

Brunswick è la capitale di uno storico stato della Germania (originariamente corrispondente al territorio di Brunswick-Wolfenbüttel all’epoca del Sacro Romano Impero) proclamato ducato indipendente dal Congresso di Vienna nel 1815 e da sempre in mano al casato dei Welf. Un nome, Welf, che dice poco o nulla perché quasi mai utilizzato, infatti i vari principi e duchi preferiscono nel corso dei secoli farsi conoscere con il titolo corrispondente al loro dominio che per un ramo della famiglia è Brunswick e per l’altro Hannover. I duchi di Brunswick si distinguono per la foga guerresca, mentre gli Hannover grazie ad un intreccio di parentele e ad una moria di principi inglesi (quelli che restano in vita sono, purtroppo per loro, cattolici e quindi non graditi sul trono) diventano re d’Inghilterra. Conservano, però, il loro staterello tedesco fino a quando la corona tocca alla giovanissima Vittoria, la quale essendo donna non può ereditare i possedimenti in Germania che, quindi, nel 1837 passano allo zio. Nel 1866 il re di Hannover allora in carica ha la pessima idea di appoggiare l’amico imperatore d’Austria Francesco Giuseppe nella guerra contro l’aggressiva e potente Prussia degli Hohenzollern e del cancelliere Bismarck. Il piccolo regno viene divorato in men che non si dica (anche perché stando proprio a cavallo fra la Prussia renana ed il Brandeburgo è quasi d’intralcio), il sovrano se ne va in esilio a Vienna e tutti i suoi ingentissimi beni vengono confiscati dai prussiani, i quali gliene restituiscono solo una parte una ventina di anni dopo, previa sottoscrizione dell’impegno a non rivendicare mai più il trono cancellato. Nel frattempo nel 1884 muore l’ultimo duca di Brunswick e a ragion di logica i diritti di sovranità sul piccolo stato dovrebbe essere trasmessi all’altro ramo della famiglia. Ma non se ne fa nulla; sempre per decisione dell’onnipotente Bismarck, il ducato viene messo sotto “tutela” dai prussiani, e i rapporti fra le due famiglie si congelano definitivamente. Sarà un colpo di fulmine a cambiare radicalmente la situazione e a far rinascere dal nulla, anche se per pochi anni, l’antico staterello di Brunswick.
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La tiara Brunswick simbolo di una riconciliazione

Protagonista della romantica vicenda è Victoria Luise, l’amatissima figlia dell’imperatore tedesco Guglielmo II, nata a Postdam nel 1892 dopo sei fratelli maschi. Lo strambo Kaiser, noto per l’arroganza, le gaffe, le assurde manie, il militarismo esacerbato e anche una certa ottusità politica (tutte doti che porteranno la Germania dritta, dritta nella rovinosa guerra ’14-’18) adora questa sua unica bambina. Victoria Luise diventa la luce degli occhi del suo papà dal quale ha ereditato la vivacità, l’impulsività e la testardaggine. Un amore ricambiato in pieno, la principessa ammira enormemente il genitore e ne sposa tutte le contraddizioni; ci tiene a dimostrare a tutti di essere una vera Hohenzollern e appena ne ha l’età monta a cavallo con la divisa degli ussari della morte e insieme all’amato babbo presiede le numerose parate militari con le quali la Germania guglielmina sperava di impressionare l’Europa. Meglio e più divertente che stare insieme a mamma, la puritana e non particolarmente brillante imperatrice Augusta Vittoria.

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Appena adolescente la principessa informa i genitori che, pur essendo lei di stirpe regale, i tempi sono cambiati e dunque si sposerà solo per amore, e così sarà. A un funerale Victoria Louise incrocia l’affascinante Ernesto Augusto di Hannover e ne se innamora perdutamente. Lui, erede a pieno titolo sia del regno a suo tempo cancellato da Bismarck che dei diritti, “congelati”, sempre dai prussiani, sul ducato di Brunswick, belloccio e aitante, ma anche colto e molto simpatico è un po’ sconcertato. La figlia del Kaiser, per quanto partito prestigiosissimo non è il suo ideale. Il principe, un habitué di tutte le corti europee (sua madre Thyra è la sorella della regina madre di Inghilterra, del re di Grecia, della zarina madre di Russia e del re di Danimarca), si sente male al solo pensiero di finire sepolto vivo, magari in divisa da ussaro della morte, nella corte di un parvenu arrogante, capo della famiglia che tanti affronti ha fatto subire alla sua.Ernstbrunswick1887-2

Victoria Luise, nota per l’estrema testardaggine, però ha già deciso che Ernesto Augusto sarà suo, quindi è solo questione di tempo. La situazione vira in fretta in tragedia greca perché, non solo il papà Kaiser, che per la figlia sognava nozze un tantino più prestigiose, è assolutamente contrario, ma la famiglia di lui inorridisce al solo pensiero di una tale unione. Insomma quasi Capuleti vs Montecchi edizione primi anni del XX secolo se non fosse che il Romeo del caso non è poi così convinto. La figlia del Kaiser però non molla e, una volta strappato il consenso al padre, tormenta il povero Ernesto Augusto con richieste pressanti e appassionate dichiarazioni d’amore. Ben presto però gli stessi Hannover si rendono conto dei vantaggi di una tale unione poiché, grazie all’intervento di uno zio, vengono create le condizioni affinché gli antichi rancori possano essere cancellati con un colpo di spugna, comprensivo della restituzione di tutti i beni sequestrati all’epoca della guerra. Inoltre Kaiser, che vuole vedere l’adorata figlia sovrana regnante, “resuscita” il ducato di Brunswick e lo affida al futuro genero finalmente, anche se a malincuore, convinto.  Le nozze, ovviamente fastosissime, celebrate a Berlino il 24 maggio 1913, alla presenza di tutti i parenti reali (fra gli altri lo zar Nicola II, re Giorgio V d’Inghilterra con la regina Mary e re Alberto I del Belgio) sono l’ultimo grande evento mondano-familiare delle corti europee prima della guerra ‘14-‘18 e segnano la fine ufficiale della Belle Epoque.

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Fra i regali di Guglielmo II alla figlia c’è la leggera ed elegante tiara stile Impero (creazione del gioielliere tedesco Koch) che Victoria Luisa indossa nelle foto ufficiali del fidanzamento e poi, anni dopo, regalerà alla figlia Frederika la quale a sua volta la passerà alla primogenita Sofia futura regina di Spagna. Ma questo è nulla, nella sua “corbeille” di sposa la giovane duchessa trova, oltre alle gioie storiche di casa Hannover finalmente restituite, anche l’imponente Tiara Brunswick dono speciale e particolarissimo dei nuovi sudditi alla loro neo sovrana. L’origine del sontuoso diadema in stile impero è sconosciuta, ma secondo alcuni potrebbe addirittura essere stata realizzato per l’imperatrice Joséphine, la prima moglie di Napoleone. A ogni modo qualunque sia la provenienza si tratta di un capolavoro di eleganza e raffinatezza con le sue delicate volute, i decori, le greche, i tre grandi diamanti e il leggero bordo di foglie di alloro che si alza a delineare una punta centrale. La nuova duchessa indossa volentieri la Tiara Brunswick che è un simbolo, l’emblema si può dire, del suo status di sovrana regnante.

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La coppia vive a Brunswick (con frequenti soggiorni a Berlino) dove, fino al termine della Prima Guerra Mondiale, gioca a regnare su uno Stato ed una corte da operetta. Durante il conflitto Victoria Luise resta sola nell’enorme palazzo ducale, mentre il marito combatte al fronte, ma spesso si reca a trovare il padre sempre più perduto nei suoi impossibili sogni di gloria. La giovane duchessa si rende conto che la situazione in Germania è disperata e, a differenza dei fratelli, cerca di avvisare il Kaiser il quale ormai però non ascolta più nessuno.

Victoria Luise ed Ernesto Augusto avranno cinque figli: Ernest August (1914-1978) primogenito ed erede del titolo, Georg Willhelm che nel 1946 sposa Sofia di Grecia (sorella del principe Filippo duca di Edimburgo e quindi cognata della regina Elisabetta II) insieme alla quale dirigerà per anni un famoso collegio progressista tedesco, Frederika (1917-1981) moglie del re di Grecia Paolo I e madre, fra gli altri, della regina Sofia di Spagna e dell’ex re Costantino di Grecia, Christian e Guelf.

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Victoria Luise ha ereditato il carattere e il piglio autoritario del padre quindi con il passare degli anni i rapporti con la famiglia si complicano specie per questioni legate alla gestione dell’enorme patrimonio. La duchessa madre di Brunswick ha si scontra spesso con la figlia regina di Grecia, la quale come supremo affronto la tiene lontana da tutti gli eventi mondani, fra cui, in particolare le nozze della nipote Sofia con Juan Carlos di Borbone. La Tiara Brunswick è una delle ragioni del contendere, infatti la duchessa considera il gioiello una sua proprietà personale, e quando il figlio maggiore, nuovo capo del casato dopo la morte del padre nel 1953, ne sollecita la consegna lei fa orecchie da mercante. Il magnifico diadema, valutato all’epoca circa 10 milioni di marchi, è suo perché si tratta di un regalo fatto direttamente a lei. Chiusa la discussione.

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Victoria Louisa con la Tiara Brunsiwck

La figlia del Kaiser muore nel dicembre del 1980 lasciando tutti i suoi gioielli (sigillati in tre casse) a uno soltanto dei suoi eredi, il principe Christian di Hannover ma questi, che si è rovinato con alcune speculazioni finanziarie sbagliate, ne vende la maggior parte. E così la tiara Brunswick sparisce nel nulla. Fino al 14 maggio 2004 quando, fra lo stupore di molti, il sublime diadema riappare fra i capelli della seconda moglie di un altro Ernest August di Hannover, all’epoca capo del casato e molto noto alle cronache per il suo carattere non propriamente amabile. La signora in questione è, guarda un po’, la principessa Caroline di Monaco, consorte dell’Hannover dal gennaio 1999 e madre nel luglio successivo della di lui unica figlia femmina, Alexandra. Caroline nata Grimaldi e come tale “solo” Altezza Serenissima, grazie a queste nozze,  sale di grado nella gerarchia dei “royal” e diventa “Altezza Reale” nonché “cugina” di uno stuolo di re, regine e principesse. In quel giorno di primavera,  elegantemente vestita Chanel ed incoronata dalla superba tiara Brunswick, Caroline è una delle ospiti più ammirate allo scintillante matrimonio del principe ereditario di Danimarca a dimostrare una volta di più che i diamanti, anche sotto forma di diademi, sono davvero i migliori amici delle donne. Da quel giorno però la splendida Tiara Brunswick non si è più vista.

 

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