Gioielli reali: i "chips" di nonna Mary

I gioielli reali sono uno dei simboli dell’autorità e del prestigio di un sovrano. Ed Elisabetta II lo sa bene che per le occasioni più importanti sceglie i pezzi più belli della sua collezione.
Gioielli reali: i Cullinan
Come noto la regina Elisabetta ha un piccolo vezzo da signora perbene. Alla spalla sinistra di abiti, giacche e cappotti porta sempre una spilla della sua immensa collezione. Il gioiello è scelto per accompagnarsi perfettamente come tono e colore sia all’abito che alla situazione e per la più importante ed istituzionale fra le quattro giornate del suo Diamond Jubilee, la sovrana ha tirato fuori i gioielli della nonna, ovvero quelli che in famiglia vengono chiamati “Granny’s chips”, cioè il Cullinan III e il Cullinan IV. Pietruzze del peso rispettivamente di 94,40 carati e 63,60 carati, la prima tagliata goccia e l’altra a “cuscino”.
Impossibile non rimanere abbagliati da tale splendore portato con tanta nonchalance. Le due gigantesche pietre sono solo una infima parte del celebre Cullinan il più grande diamante grezzo mai scoperto, del peso complessivo di 3106 carati, cioè oltre 600 grammi. Il diamante porta il nome di sir Thomas Cullinan, proprietario della miniera sudafricana dove viene scoperto nel 1905. Acquistato dal governo del Transvaal per 750 mila dollari è offerto, per il suo sessantesimo compleanno, a re Edoardo VII, come omaggio al sovreano che ha favorito l’autonomia degli stati afrikaner. Spedire a Londra una pietra così grande e ormai celebre non è semplice, quindi viene allestito un convoglio armato che dovrà trasportare il prezioso carico. Ma, sorpresa, la cassaforte sulla nave è vuota, si tratta infatti di uno stratagemma usato per distrarre i malintenzionati. Il Cullinan infatti parte per la capitale dentro ad un semplice pacchetto postale raccomandato e affrancato con tre scellini. Nel 1908 il re affida il diamante ad Asscher’s Diamond CO. i più famosi tagliatori di Amsterdam che, dopo diverse prove, la rottura di una lama e molti mesi di lavoro, ottengono nove enormi pietre principali – identificate con numeri romani in successione da I a IX – e 96 piccoli brillanti e 9 carati di frammenti grezzi, con una perdita di peso del 65,25 per cento. Il Cullinan I e il Cullinan II sono formalmente donati a Edoardo VII il 21 novembre 1908 ed esposti nella Torre di Londra per due giorni, ma la maggior parte delle pietre viene lasciata ad Asscher come pagamento del lavoro svolto. Il re riacquista subito il Cullinan VI per regalarlo alla moglie la regina Alessandra, mentre il governo del Transvaal ricompra altri “frammenti” del Cullinan per regalarli nel 1911 alla nuova regina, Mary, moglie di Giorgio V il quale fra l’altro decide di far inserire il Cullinan I nel suo scettro. Il Cullinan II invece viene incastonato sulla fascia della “corona imperiale”. I Cullinan I e II comunque possono anche essere agganciati l’uno all’altro per essere indossati come pendente.
I “chips” di nonna Mary
Il Cullinan I o Great Star of Africa è una pera di 530,2 carati che orna lo scettro imperiale e può essere ancora oggi ammirato fra i gioielli reali della Corona britannica alla Torre di Londra. Il Cullinan II o Lesser Star of Africa, di soli 317,4 carati è un “cuscino” oggi incastonato sulla parte frontale della corona imperiale, anche questa conservata alla Torre di Londra. Il resto viene montato, smontato e indossato secondo l’estro del sovrano in carica e della sua signora. La nuora di Edoardo VII, Mary di Teck (che adora i gioielli vistosi ed in particolare i diamanti) nel suo primo ritratto ufficiale come regina, porta il Cullinan I e II come “devant de corsage” e così li indosserà spesso nelle occasioni importanti fra cui i matrimoni dei figli e della principessa Elisabetta. In occasione della incoronazione sua e del marito nel 1911, Mary fa inserire il Cullinan III in cima alla croce, e il Cullinan IV sulla fascia.
In paragone ai primi due gli altri “pezzi” del Cullinan sono davvero poca cosa ed è per questo motivo che la regina Mary finisce con il chiamarli “chips”, schegge, nome con il quale sono familiarmente conosciuti ancora oggi.
La regina Mary che di gioie se ne intendeva, riesce, nel corso della sua vita, a concludere degli ottimi affari (anche approfittando serenamente delle tegole cadute sulla testa a parenti ed affini, vedi la Rivoluzione russa) e lascia a figli e nipoti alcuni pezzi assolutamente fuori dell’ordinario. Ad Elisabetta, la nipotina prediletta – la prima in assoluto – che una volta diventata principessa ereditaria prenderà sotto la sua ala protettiva per un corso sul campo di pratica reale, Mary offre diversi dei suoi gioielli preferiti come regalo di nozze. Fra questi la celebre “Granny’s tiara”, ovvero il diadema che la stessa Mary aveva ricevuto in occasione del matrimonio dalle nobildonne di Gran Bretagna ed Irlanda e naturalmente i “chips” del Cullinan. Infatti mentre il Cullinan I e II appartengono ai gioielli della Corona, il resto dei diamanti tagliati da questo straordinaria pietra fa parte della collezione personale della regina Elisabetta II.
I gioielli reali per il Giubileo di Diamante
I diamanti della regina Elisabetta II saranno in mostra dal 30 giugno al 7 ottobre 2012 (ad esclusione del periodo delle Olimpiadi cioè dal 9 al 30 luglio) a Buckingham Palace per l’esposizione tematica annuale “Diamonds: A Jubilee Celebration”, mentre alla Torre di Londra è possibile ammirare la nuova esposizione dei gioielli della corona.

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