Poche speranze per il principe Friso

La conferma ufficiale è arrivata oggi, una settimana esatta dopo l’incidente sulle piste di sci della cittadina austriaca di Lech: per il principe Johan Friso, secondogenito della regina Beatrice dei Paesi Bassi, non ci sono molte speranze.
Wolfgang Koller, responsabile dell’unità di traumatologia dell’ospedale universitario di Innsbruck, ha detto durante una conferenza stampa che “oggi non ci può dire con certezza se il principe riprenderà un giorno conoscenza“ e ha aggiunto che “per la rieducazione neurologica ci vorranno mesi, forse anni”. Johan Friso era stato trasportato una settimana fa in elicottero all’ospedale dopo essere rimasto sepolto sotto una valanga. Il principe è stato rianimato per 50 minuti dopo aver passato 20 minuti sotto la neve, ha precisato Koller. “50 minuti è un tempo lungo, si può dire troppo lungo”. Dopo un ulteriore esame effettuato giovedì è apparso chiaro che la mancanza di ossigeno ha provocato dei danni cerebrali gravissimi”.Al momento attuale la famiglia pare stia cercando un centro specializzato idoneo alla sua situazione particolarmente critica.
La regina Beatrice insieme a Mabel e al principe Willem Alexander
Constantijn, la regina e sua sorella Margriet, Mabel e Willem Alexander
Intorno alla famiglia del principe, il quale non è più membro della casa reale olandese dopo il suo matrimonio con Mabel che gli ha dato due figlie Luana e Zaria, si sono stretti tutti i familiari, la regina Beatrice e i fratelli Willem Alexander e Constantjin, le cognate, la zia Margriet. Un bell’esempio di solidità familiare e mi mani strette in cerca di forza.
Dopo aver diffuso questo triste aggiornamento della situazione la famiglia reale olandese ha chiesto di non invadere d’ora in poi la vita privata di Mabel e delle bambine che dovranno riorganizzare tutta la loro esistenza.
Per non so quale motivo non ho mai linkato a questo post quello sulle nozze di Mabel e Friso nel quale trovate anche tutta la vicenda che ha portato il principe a rinunciare ai suoi diritti al trono.
E qui il link all’articolo – davvero bello, documentato, serio e scritto con grande cuore ed attenzione alle persone non solo alla notizia – di Andrea Tarquini, corrispondente di Repubblica sul dramma della scelta.