Parenti serpenti. Lo scandalo delle cognate sconvolge la famiglia del re di Francia

Parenti serpenti, lo scandalo delle cognate reali

I parenti serpenti ci sono anche nelle famiglie reali e questa storia, che si svolge alla corte di Francia nei primi anni del XIV secolo ne è un esempio lampante. Protagoniste della vicenda la figlia e le nuore del re di Francia Filippo IV il Bello che, fra l’altro in quello stesso periodo aveva ben altri problemi.

Nel 1308, appena dodicenne, la bellissima Isabella, unica figlia del potente re di Francia, sposa Edoardo II re d’Inghilterra.  Un matrimonio dinastico e politico, prestigiosissimo per entrambi ma che, ovviamente non tiene conto dei desideri dell’una e delle inclinazioni dell’altro. Il giovane sovrano non è assolutamente all’altezza delle aspettative di questa ragazzina bellissima, molto intelligente e già parecchio determinata. Edoardo, debole e dal carattere incerto, è quasi sicuramente omosessuale e a corte imperversano una sfilza di favoriti arroganti e rapaci, che hanno un notevole ascendente sul giovane sovrano. Nonostante ciò, la regina mette al mondo quattro figli in pochi anni e questa coppia male assortita sopravvive fra animosità e veleni in un’epoca di grandi difficoltà per il paese.

Parenti serpenti, le cognate scandalose

Per fortuna ogni tanto la regina d’Inghilterra torna a casa dall’amatissimo padre e, nella primavera del 1314 durante una delle visite alla corte di Francia, Isabella nota qualcosa di strano: due giovani cavalieri normanni portano alla cinta le preziose borse di seta che qualche mese prima ella stessa aveva donato alle cognate. Forse in quello stesso momento la regina inizia a notare sguardi e gesti e probabilmente qualcuno le racconta che quei giovanotti sono spesso visti in compagnia delle cognate Margherita, Bianca e Giovanna di Borgogna.

La rabbia di Isabella, moglie insoddisfatta e frustrata, sposata controvoglia a un uomo che l’ha incoronata regina ma accanto al quale vive un’esistenza di continue umiliazioni esplode incontrollata e piena rancore la donna si precipita dal padre al quale racconta i suoi sospetti. Il re di Francia è un uomo severo, freddo, implacabile a cui interessano soltanto il potere e la ricchiezza. All’epoca Filippo IV ha quasi sterminato i Templari, addomesticato ai suoi voleri il papato e consolidato l’autorità reale a spese di feudatari spesso irrequieti, è sconvolto dalla notizia di questo scandalo che potrebbe scuotere fin nelle fondamenta l’istituto monarchico. Nonostante le apparenze non si tratta infatti solo di una banale vicenda di corna.

Il tradimento delle nuore del re mette in serissimo pericolo i due pilastri sui quali si fonda il potere del sovrano: la dinastia (quei Capetingi che con Luigi IX, il nonno di Filippo IV già elevato agli onori degli altari, si sono persino conquistati un posto nel calendario) e il regno di Francia. La legittimità e l’autorità di un re rischiano di crollare sotto il peso del solo dubbio di una nascita adulterina. Sulla morale della madre del re, specie di un sovrano come quello francese che trae il suo potere dal diritto divino e che la consacrazione a Reims rende persino taumaturgo, non ci devono essere incertezze. Insidiare una sposa reale è un delitto di lesa maestà e la punizione è tremenda e crudele per tutti gli attori della tragedia.

Parenti serpenti, la vendetta del re

Philippe e Gautier d’Aunay, amanti di Margherita e di Bianca, sono immediatamente interrogati con i sistemi in voga in quel periodo e torturati fino allo sfinimento. Ovviamente confessano ogni cosa, confermano la tresca e anche il fatto che è iniziata da due anni. Resta da capire come mai nessuno, in un ambiente ristretto, pettegolo e nel quale le donne sono molto sorvegliate, si sia mai accorto di nulla, ma sono dettagli e per il re contano poco perché ormai la notizia è di dominio pubblico e l’onta deve essere lavata.

I colpevoli sono uccisi con selvaggia crudeltà (scorticati vivi, vengono poi decapitati e i loro corpi smembrati e trascinati lungo le strade, sono poi appesi alle torri a monito futuro) ma anche per Margherita e Bianca, costrette ad assistere al supplizio, il castigo è davvero esemplare. Rasate a zero e vestite di un saio, le principesse sono pubblicamente umiliate e quindi rinchiuse a Château-Gaillard, una tetra fortezza arroccata su uno sperone che domina la Senna. Margherita viene segregata in cima a una torre, in una cella battuta da vento e pioggia, ma resiste solo pochi mesi a questo trattamento; nell’inverno seguente viene trovata morta, forse di stenti, più probabilmente strangolata perché suo marito Luigi, nel frattempo diventato re, è già quasi fidanzato con un’altra e la Chiesa non considera l’adulterio un motivo valido per annullare il matrimonio.

Parenti serpenti, Filippo il Bello

Filippo IV con i figli

Bianca, rinchiusa in una stanza più bassa del castello, violentata e messa incinta dal suo carceriere, è ancora lì otto anni dopo, nel 1322, quando quello che è ancora il suo legittimo sposo sale al trono, dopo la morte senza discendenti dei fratelli maggiori. Desideroso di liberarsi di una donna ormai inutile ai fini della procreazione, Carlo IV chiede e ottiene l’annullamento del matrimonio invocando una lontana parentela, così Bianca passa dalla prigione al monastero di Maubuisson che l’accoglie fino alla morte nel 1326. Giovanna di Borgogna, moglie di Filippo, secondogenito del re, cugina di Margherita e sorella di Bianca, è più fortunata. Nonostante l’accusa di adulterio e gli sforzi dei solerti giudici, nessun amante può esserle attribuito, lei si proclama innocente e anzi chiede il giudizio di Dio, viene quindi riconosciuta colpevole solo di connivenza ed esiliata, ma alla fine il marito la perdona e la fa tornare a corte.

Parenti serpenti, l’ira del re di Francia

Il furore di Filippo il Bello nei confronti delle nuore è senza limiti e la rabbiosa Isabella ci mette del suo, ma probabilmente c’è anche qualcos’altro: a metà del mese di marzo di quello stesso 1314, dopo due anni di torture e vessazioni di ogni genere, il gran maestro dei Templari Jacques de Molay viene bruciato vivo insieme ai più alti dignitari dell’ordine cavalleresco e non è escluso che il re abbia usato la vicenda delle nuore per distrarre l’attenzione dall’omicidio collettivo che aveva perpetrato. A ogni modo se la crudeltà e la severità di Filippo IV non sono fini a se stesse ma rispondono alla necessità di dare un esempio, le conseguenze sono un disastro. Privati a lungo delle loro legittime mogli, i figli del re si risposeranno, ma non avranno eredi maschi e con loro si estinguerà la linea diretta dei Capetingi. Quattordici anni dopo lo scandalo la corona tocca a un cugino, Filippo VI di Valois ma poiché la “legge salica” non è ancora saldamente definitam Edoardo III, re d’Inghilterra e il figlio di Isabella di Francia, è pronto a contestare questa successione. I tempi sono propizi, la situazione sociale ed economica del Paese è incandescente e la guerra che ne deriva sarà lunga cento anni.

Parenti serpenti, Isabella La Lupa di Francia

Isabella di Francia sbarca in Inghilterra

Isabella torna nel suo regno

Nel frattempo anche in Inghilterra la situazione non è tranquilla, Edoardo II, marito di Isabella è dominato da personaggi piuttosto loschi, è molto impopolare e le ribellioni dei grandi nobili si susseguono. Fatale per Isabella e per il regno d’Inghilterra è l’incontro con un nobile gallese, Roger Mortimer, che imprigionato nella Torre di Londra (dove ancora risiedevano i sovrani e la corte) e condannato a morte chiede la grazia alla regina. Mortimer, bello, audace e virile, è l’esatto contrario del debole Edoardo II così quella che sarà chiamata la “Lupa di Francia” gli cade presto fra le braccia. La passione amorosa si mescola e si confonde con le lotte politiche del periodo, e infatti il lord gallese, con la connivenza della regina, tenta di catturare il sovrano per poi deporlo. Il piano fallisce, però Mortimer riesce a rifugiarsi a Parigi dove presto lo raggiunge l’amante. Isabella parte con la benedizione del marito, a nome del quale dovrebbe trattare alcune questioni territoriali rimaste in sospeso. La scusa sembra ottima e il sovrano inglese, insicuro e facile da convincere, non sospetta nulla, in fondo la moglie va semplicemente a trovare la famiglia; per completare l’opera Isabella convince Edoardo a inviare oltremanica anche l’erede al trono il quale potrà rendere il dovuto omaggio feudale allo zio re di Francia.

La regina spodestata

Il gioco è quasi fatto, la regina e Mortimer, che ormai non nascondono più il loro legame scandaloso, si mettono alla testa di una vera e propria rivolta e attorno a loro si forma un partito di opposizione di cui fanno parte tutti gli scontenti. Il 13 novembre 1326, Edoardo II, ormai totalmente screditato e disprezzato, viene catturato dalle truppe fedeli a Isabella. Nel frattempo il parlamento discute se e come destituire il sovrano che alla fine, in un lungo documento, viene dichiarato «incompetente a governare e reo di essersi lasciato controllare da cattivi consiglieri». Convinto a cedere la corona al figlio, Edoardo resta comunque prigioniero e nel settembre dell’anno dopo, l’implacabile regina, che desidera sposare l’amato Mortimer, dà ordine di affrettarne la dipartita. Gli aguzzini eseguono con spietata ferocia e l’ex re muore fra i tormenti. All’epoca il nuovo sovrano, Edoardo III, è ancora un ragazzino totalmente in potere della madre e di Roger Mortimer, ma in capo a tre anni rivela la sua tempra e riesce a liquidare definitivamente la terribile Isabella. Mortimer viene condannato a morte per tradimento e la “Lupa di Francia”, relegata nell’imponente Castle Rising sulla costa del Norfolk, vivrà in un confortevole stato di semi prigionia fino alla morte nel 1358.

Di Isabella non esistono immagini veritiere anche se tutti i testimoni dell’epoca parlano della sua grande bellezza, per questo motivo per illustrare questa storia dedicata ai parenti serpenti ho deciso di utilizzare una miniatura dell’epoca che ritrae la regina in armi durante le sue lotte per il potere, al volto dell’attrice Julie Gayet. Nella serie Les rois maudits tratta dai celebri romanzi di Maurice Druon la Gayet ha vestito i panni della terribile Isabella, colei che scatena la vendetta dei parenti serpenti.

Dopo questa storia di parenti serpenti ecco altre vicende d’amore e tradimenti alla corte di Francia

Agnès Sorel

Enrico IV e Gabrielle

 

 

 

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