Un erede? No, due. Dai baby Grimaldi ai gemelli reali della storia

Meno di un mese e anche il principato di Monaco avrà il suo royal baby *, ma siccome loro amano fare le cose in grande il baby non sarà uno, ma addirittura due. E nell’attesa del lieto evento Sua Altezza Serenissima il principe Alberto II ha già fatto sapere in che modo verranno accolti i due eredi e soprattutto quale dei due sarà l’erede al trono. Un chiarimento necessario poiché le nascite gemellari sono un evento abbastanza straordinario nelle case reali e crea sempre un certo imbarazzo sul diritto di primogenitura.
Alberto II ha tagliato la testa al toro: il primo a vedere la luce sarà l’erede al trono, il numero due andrà automaticamente dietro al fratello. Questo nel caso di due bambini dello stesso sesso. Dovessero essere un maschio e una femmina (il Principe ha dichiarato di recente che lui non conosce il sesso dei nascituri, ma Charlene si) anche qui nessun dubbio: la legge dinastica di Monaco non prevede l’uguaglianza dei sessi, quindi anche se il maschietto dovesse affacciarsi al mondo dopo la sorella sarebbe comunque l’erede al trono, il futuro marchese di Baux, lo storico titolo dei primogeniti del sovrano regnante.
Il lieto evento è previsto per Natale, ma trattandosi di un parto gemellare i piccoli Grimaldi potrebbero venire alla luce anche un po’ prima e così il futuro orgoglioso padre (il quale comunque ha già due figli naturali nati prima del matrimonio) ha riorganizzato il protocollo relativo alle nascite principesche, fermo al 1964, anno in cui la principessa Grace ha messo al mondo Stéphanie.
L’arrivo dei due eredi sarà annunciato dai tradizionali spari a salve (42 cannonate, 21 ciascun bambino, tirati dal Fort Antoine), dal suono delle campane e poi delle sirene del porto. I monegaschi, che sono invitati a decorare la città e gli edifici con le bandiere, avranno diritto a un giorno di ferie e sono invitati, nel caso volessero fare dei doni, a versare un contributo in denaro che sarà devoluto alle associazioni scelte dai sovrani. L’annuncio ufficiale, firmato dallo stesso Alberto II, sarà affisso all’entrata del Palazzo, mentre la data della presentazione ufficiale sarà stabilita in seguito, ma i sudditi potranno conoscere i bambini nel corso di un evento esclusivo.
Detto ciò e soddisfatta la curiosità dei Grimaldi Fan, passiamo alla parte seria del post e cioè alla storia dei gemelli reali (con poche foto, ma arriveranno domani… giuro)
Le nascite gemellari sono state sempre un evento molto celebrato – a partire da Romolo e Remo – perché inusuale, difficile e davvero straordinario. Specie nel passato quando la salute delle persone era un affare per gli stregoni e i famosi luminari della scuola medica di Parigi riescono, con la loro imperizia, a fare fuori in pochi anni quasi tutti i discendenti di Luigi XVI.
I gemelli reali sono un po’ come le suocere, rari perché difficilmente le gravidanze arrivavano a termine e quando ciò accadeva i bambini, spesso gracili e sottopeso, faticavano a sopravvivere. E se aggiungiamo che tutto ciò avveniva sul corpo di una donna spesso giovanissima e ancora non perfettamente formata o già sfinita da maternità a ripetizione il quadro è abbastanza chiaro: nell’epoca ante fecondazione assistita i gemelli erano un caso e anche un miracolo.
Per fortuna, oserei dire, come ci insegna Alexandre Dumas che sull’ipotesi di un possibile, eventuale, ipotetico fratello gemello di Luigi XIV, la Maschera di Ferro, ci ha costruito la sua fortuna di romanziere.
La prima nascita gemellare all’interno di una famiglia reale (o almeno la prima nota) risale al 1213 anno in cui Bianca di Castiglia, moglie di Luigi VIII re di Francia, mette al mondo due bambini Alphonse e Jean che muoiono presto; la madre ha circa 24 anni e ha già avuto una femmina e un maschio a una certa distanza l’uno dall’altra, il che probabilmente le ha consentito di riprendere le forze, salvare la vita e poi di scodellare, a partire dal 1215, altri otto bambini, fra cui Luigi IX, il futuro santo. Ma Bianca di Castiglia non era una donna come le altre anche perché sua nonna di chiamava Aliénor d’Aquitania.
Il 24 giugno 1556 Caterina de’ Medici dà alla luce due bambine Victoire e Jeanne che vivranno poco, ma tutti i figli di Enrico e Caterina sono malaticci. Qualcuno sostiene che la causa sono gli intrugli e le pozioni d’ogni genere che lei ha ingurgitato nel tentativo di curare la sterilità che l’ha afflitta nei primi dieci anni di matrimonio, ma più probabilmente la colpa è del sovrano colpito dal “mal francese”.
Qualche anno prima a Roma Margherita d’Austria aveva dato alla luce Alessandro e Carlo, che sono un miracolo ma non perché gemelli: la figlia naturale dell’imperatore Carlo V si era rifiutata a lungo di consumare le nozze (celebrate nel 1538) con Ottavio Farnese, nipote di papa Paolo III. I gemelli comunque arrivano giusto in tempo perché pochi mesi dopo, in quello stesso il 1545, viene eretto, per volontà pontificia, il ducato di Parma e Piacenza. Carlo morirà ancora bambino, mentre Alessandro diventerà duca di Parma e un grande condottiero.
Ma a parte questi exploit la più celebre nascita doppia del passato è quella che avviene il 14 agosto 1727 nell’appartamento della regina a Versailles. Dopo una notte di dolori e con circa un mese di anticipo rispetto alla data prevista, verso le 11 e 30 Maria Leczinska, moglie del giovane Luigi XV mette al mondo Madame Première e Madame Seconde. Gaudio e giubilo alla corte di Francia, non è il Delfino, ma va bene ugualmente, i Borbone hanno bisogno di bambini. Il sovrano è un ragazzino, la sposa è una florida polacca e al primo colpo di principesse ne sono arrivate addirittura due. Il giovane re infatti, seppur deluso perché aspettava un figlio maschio, nota con un certo orgoglio di avere fatto “un colpo doppio”. Il regale parto viene raccontato con dovizia di particolari da tutti numerosi i presenti visto che, come noto, alla corte di Francia per le regine e per le Delfine questo è un momento pubblico, in modo che nessuno possa dubitare dell’origine della prole.
Le due bambine, a cui seguiranno due soli fratelli e un nugolo di sorelle, avranno destini molto diversi: la maggiore Louise Elisabeth sposerò don Filippo, figlio di Filippo V ed Elisabetta Farnese, diventerà duchessa di Parma, ma si considererà sempre sprecata nel suo piccolo ducato italiano, la seconda Anne Henriette, perdutamente innamorata del cugino duca di Chartres non otterrà dal padre il consenso alle nozze e finirà con il chiudersi in se stessa, nello studio della musica e nella devozione. Entrambe le gemelle moriranno di vaiolo, la prima a 32 anni, la seconda appena ventiquattrenne.
Cinquanta anni dopo sempre in Francia Louise Marie Adélaïde di Borbone-Penthièvre, moglie del duca di Orléans (il futuro Philippe Egalité) dà alla luce due bambine: la più grande morirà a quattro anni, la seconda diventerà Madame Adélaïde, l’amata sorella di re Luigi Filippo.
Nel 1803 a Roma nascono due gemelle in casa dell’esiliato re di Sardegna Vittorio Emanuele I e della moglie Maria Teresa d’Asburgo-Este, Maria Teresa e Anna Maria, entrambe destinate a matrimoni infelici: la prima sposa Carlo II duca di Parma, uomo libertino e frivolo, la seconda l’imperatore Ferdinando I d’Austria che probabilmente non riesce neanche a consumare il matrimonio.
Vedovo e padre di cinque figli, l’elettore Massimiliano di Wittelsbach futuro re di Baviera, nel 1797 sposa Carolina di Baden che ha sua volta lo rende padre di altri sette bambini, fra cui due coppie di gemelle: Elisabetta e Amelia nate nel 1801 e poi nel 1805 Maria e Sofia. Queste quattro ragazze faranno tutte ottimi matrimoni, tre di loro sanno regine e una quasi imperatrice. A soli 19 anni Sofia sposerà l’arciduca Francesco Carlo e diventerà la madre dell’imperatore Francesco Giuseppe.
Fin qui la storia nuda e cruda, sicuramente con molti vuoti perché non è escluso che andando a scavare negli alberi genealogici qualche altro gemello salterà fuori di sicuro. Ma visto che per le nascite gemellari (sempre nell’era pre fecondazione assistita) pare ci sia una qualche predisposizione familiare perché non andarla a cercare anche nelle case reali?
Un lavoro complicato per il quale devo ringraziare Luka lettore milanese ma di origini anconetane, il quale con pazienza certosina ha provato a ricostruire un filo logico in questa serie di nascite doppie e reali.
Molti gemelli odierni hanno un comune antenato Francesco Federico II di Meckleburg Schwerin, ma probabilmente la predisposizione – se c’è – viene da qualche altra parte perché in quella dinastia gemelli non ce ne sono.
I discendenti del granduca sono: Jaime e Margherita di Borbone Parma (nati nel 1972 attraverso il figlio Enrico ( marito della regina Guglielmina, quindi Giuliana, Irene e i gemelli Borbone Parma), Carlo Federico e Luigi Ferdinando di Prussia (2013), dalla nipote Cecilia ( principessa ereditaria di Prussia madre di Luigi Ferdinando, bisnonno dei gemellini) e i danesi Vincent e Joséphine (2013) e Camilla ed Elisabetta di Rosemborg (1972) dall’altra nipote Alessandrina (regina di Danimarca, che con il primogenito re Federico IX è bisnonna dei gemelli di Frederick e Mary, mentre col secondogenito Knut è la bisnonna delle gemelle Rosemborg).
Ma forse il sangue gemellare viene da qualche altra parte; per esempio Jaime e Margherita di Borbone Parma sono anche i diretti discendenti di Madame Première e di Maria Teresa di Savoia consorte del duca Carlo II.
Attraverso l’imperatrice Zita, nelle cui vene scorre il sangue di queste due dame, il sangue gemellare tornato in Austria poiché suo figlio Otto (che discende comunque da Sofia di Baviera, nata gemella) ha avuto dalla moglie Regina le gemelle Michela e Monica (1954) e l’altro figlio Felice ha avuto dalla moglie, tra gli altri, i gemelli Viridis e Istavan (1961).
Maria Luisa, prima moglie di Ferdinando I di Bulgaria, sorellastra di Zita, ha per bisnipoti Umberto e Sofia di Bulgaria (1999), figli del principe Costantino.
Jean del Lussemburgo, figlio di Felice Borbone Parma, ha avuto da Joséphine-Charlotte del Belgio cinque figli, tra i quali una coppia di gemelli Jean e Margaretha (1957) e il loro ultimogenito Guillaume è il padre dei gemelli Leopold e Charlotte nati nel 2000.
Nel 1870, Maria di Hohenzollern-Sigmaringen moglie di Filippo conte di Fiandra (fratello minore di re Leopoldo II del Belgio e figlio di Louise d’Orléans la cui zia paterna era appunto nata gemella) dà alla luce Henriette e Joséphine.In Belgio i gemelli torneranno ad affacciarsi più volte: attraverso Maria Pia di Savoia, figlia di Maria Josè del Belgio, che nel 1958 e nel 1963 dà alla luce due coppie di gemelli, Michele e Dimitri e poi Sergio ed Elena; con i figli e i nipoti di Joséphine-Charlotte, moglie di Jean granduca del Lussemburgo, nata principessa belga e ultimamente anche con Laurent, figlio di Alberto II, al quale nel 2005 nascono Aymeric e Nicolas.
Da dove arrivano questi gemelli? Dagli Orléans via Louise e la zia Adélaïde? Forse si visto che le nascite doppia compaiono più volte scaglionate nelle diverse generazioni: nella discendenza della principessa Clémentine del Belgio, figlia di Leopoldo II, nipote di Louise d’Orléans e moglie di un Bonaparte, ci saranno dei gemelli, Carlo e Caterina nati nel 1950; un’altra Clémentine, sorella minore di Louise, è la madre di Ferdinando, marito a sua volta di Maria Luisa di Borbone-Parma e tra i loro eredi ci sono oggi due gemellini.
Gaston d’Orléans (figlio di Louis duca di Nemurs e nipote di Luigi Filippo) sposa la reggente Isabella del Brasile e da questa coppia derivano gli Orléans-Braganza e in entrambe i rami della famiglia ci sono molti gemelli. Nella linea “pretendente” ci sono Valentina e Eudes (2011), le zie Antonia e Francesca (1979), le cugine Teresa e Eleonora (1984) e le zie Maria Teresa e Gabriella (1954). Nel ramo maggiore ma non dinastico compaiono due coppie gemellari: Jacques e Michel, venuti al mondo nel 1941, figli di Isabella contessa di Parigi (ma con loro torniamo anche agli Orléans perché il padre Henri è discendente diretto di Luigi Filippo) e Alexandre e Philip, nati nel 1982 da Maria da Gloria d’Orléans-Braganza ex moglie del principe ereditario di Serbia.
A cavallo fra Ottocento e Novecento una delle nipoti della regina Vittoria, Margherita di Prussia, margravina di Assia-Kassel, mette al mondo due coppie di gemelli, Philip e Wolfgang (1896) e poi Richard e Christopher (1901). Philip sposerà la principessa Mafalda di Savoia e il loro nipote Heirich Donatus avrà nel 2007 due bambini gemelli, Paola e Maurizio.
Difficile trovare una linea gemellare per Louis e Alfonso di Borbone y Vargas, figli del duca di Cadice e per Reza Palhavi, scià d’Iran, che aveva una gemella, la principessa Ashraf. Re Hussein di Giordania e la sua seconda moglie Muna non solo hanno avuto, nel 1968, due gemelle Aisha e Zein, ma il loro secondo figlio maschio Fayçal è padre delle gemelle Sara e Aisha.
* lo so, tecnicamente non è un royal baby, diciamo che lo chiameremo così per convenzione o per simpatia…
Questo post è protetto da copyright. Può sembrare una precisazione superflua, ma non è così. Di recente mi è stato segnalato che molti post del blog sono stati copiati e incollati nei thread di un forum. Proprio così presi e incollati senza chiedere o citare la fonte o linkare l’origine. Ora siccome ho dedicato alla redazione di questo lungo articolo vari giorni fra ricerche e scrittura, siccome sono una giornalista iscritta all’Ordine dei Giornalisti e come tale il mio lavoro è tutelato, siccome ci sono state persone che mi hanno dato una mano (ancora grazie Luka), siccome “ah ma forse non sapevo, ah ma non avevo capito, ah ma il forum è libero e mica si può controllare tutto quello che scrivono i frequentatori”, sarò chiara: copiate ancora e ricorrerò alle vie legali, senza se e senza ma.
copyright foto hola.com