Lutto nazionale per l’addio alla regina Anna di Romania

Sarà lutto nazionale per Anna di Romania. Il governo romeno ha deciso di rendere omaggio alla regina nel giorno dei funerali solenni che saranno celebrati a Bucarest e poi a Curtea de Arges sabato 13 agosto.
La consorte di re Michele è morta lunedì 1° agosto in una clinica svizzera dove era ricoverata da qualche tempo. Accanto alla novantaduenne regina c’erano la figlia Margareta – quella che oggi porta il titolo di “custode della corona”, una sorta di reggente in un paese repubblicano – con il marito Radu e le altre tre figlie Helene, Marie e Sophia. Assente Irina implicata in una serie di guai giudiziari negli Stati Uniti e da molto tempo lontana dagli affari di famiglia. Re Michele, anch’egli molto malato, è stato accanto alla moglie ogni giorno della scorsa settimana e pare sia molto provato dalla scomparsa della donna che gli è stata vicina, nel bene e nel male, per sessantotto anni.
L’ultimo saluto ad Anna di Romania
Le spoglie mortali della regina Anna di Romania arriveranno all’aeroporto di Otopeni (Bucarest) martedì 9 agosto e poi saranno trasportate fino al castello di Peles dove il feretro sarà esposto nel Salone d’Onore. Mercoledì 9 (ore 10-18) sempre nel Salone d’Onore del Castello di Peles i Rappresentanti del corpo diplomatico, della UE, della Nato, delle Istituzioni, di Moldavia e Romania e le Autorità ecclesiastiche (Chiesa Ortodossa, Cattolica, altre fedi) renderanno omaggio alla sovrana.
Mercoledì 10 in serata il feretro verrà trasportato a Bucarest, nella Sala del Trono del Palazzo Reale dove giovedì 11 e venerdì 12 dalle 8 alle 22 riceverà l’estremo saluto della popolazione. Sabato 13 alle 10 e 55 inizierà la cerimonia religiosa nella piazza del Palazzo Reale di Bucarest. Il corteo funebre si dirigerà a Curtea de Arges dove alle 15 sarà celebrato il funerale a cui seguirà la cerimonia di sepoltura nella necropoli reale.
Anna di Romania, la vita di una regina senza trono
Anna di Romania è stata una regina solo di nome, ma l’unione con l’ex sovrano è molto felice e, dal punto di vista dinastico, praticamente perfetta.
Michele è figlio di Elena di Grecia (a sua volta figlia di Costantino I e di Sofia di Prussia sorella del kaiser Guglielmo II) e nipote della mitica regina Maria di Romania quindi discende dalla regina Vittoria attraverso entrambe le nonne. Ma discende anche dalla casa reale di Danimarca attraverso il nonno, re Giorgio I di Grecia nato principe danese e fratello della regina d’Inghilterra e della zarina di Russia.
Suoi cugini di primo grado sono Costantino II, Sofia di Spagna e Amedeo duca d’Aosta. Il duca di Edimburgo è il cugino di sua madre anche se appartiene alla sua stessa generazione. Maria di Romania era figlia di una Romanov e lo stesso dicasi per Costantino I di Grecia.
Anna di Borbone Parma è la figlia di René uno dei fratelli dell’imperatrice Zita; lo zio Felix è il consorte della Granduchessa Charlotte del Lussemburgo ma da questo lato i legami sono ancora più stretti perché la madre di Charlotte e la madre di Zita sono due delle famose sorelle Braganza: Maria Anna e Maria Antonia. Da un’altra delle sorelle Braganza, Maria Teresa, discendono anche i principi del Liechtenstein quindi le parentele si allargano. Una delle sorellastre di René, Maria Pia, sposa Ferdinando di Bulgaria nonno dell’ex re Simeone, mentre l’attuale duca di Parma Carlo Saverio è il nipote di Xavier fratello maggiore di René.
Lato materno l’ascendenza di Anna è ancora più complessa e interessante: sua madre è Margaretha di Danimarca la quale, pur provenendo da una famiglia di solida fede luterana, sposa un principe cattolicissimo in quanto essa stessa viene educata nella confessione della madre Marie d’Orléans.
Strano? Si molto ma l’esistenza di questa principessa cattolica in una corte luterana è il risultato di un “arrangiamento” dinastico messo a punto quando Marie d’Orléans, sorella del duca di Guisa ufficiale nell’esercito danese, sposa il principe Waldemar ultimogenito di re Cristiano IX. L’accordo prevede che i figli maschi della coppia – peraltro parecchio male assortita perché lui amerà tutta la vita il nipote Giorgio di Grecia – saranno luterani mentre le figlie (in realtà una sola) verranno educate nella fede di Roma.
Anna, nata a Parigi il 18 settembre 1923 ha tre fratelli: Jacques, Michel (che sposa in seconde nozze la principessa Maria Pia di Savoia) e André. La principessa dal nome italiano cresce in Francia poi con la guerra la famiglia emigra negli Stati Uniti ma nel 1943 Anna, terminati gli studi in design, torna in Europa e si arruola come ausiliaria nell’esercito francese e fino al termine del conflitto guida ambulanze in giro per i campi di battaglia. Un coraggio che la Francia premia con la Croce di Guerra e l’esperienza nell’esercito la segna in modo indelebile: quando ad una festa le viene presentato re Michele, che indossa la divisa, lei non fa la riverenza protocollare ma d’istinto si mette sull’attenti.
Michele e Anna di Romania, una storia lunga 68 anni
La principessa è a Londra per l’insistenza del cugino Jean del Lussemburgo che la invita a una festa da ballo all’ambasciata. Anna e Michele si piacciono subito e qualche settimana dopo si fidanzano ma in Romania la situazione precipita e, il 3 gennaio 1948, il re è costretto a lasciare il paese.
Purtroppo per la giovane coppia ci sono altre difficoltà in vista in quanto il Vaticano (nonostante le pressioni della regina di Romania e della duchessa d’Aosta) non concede il suo nulla osta all’unione fra una cattolica e un ortodosso; per rispetto alle decisioni del Papa, i Borbone Parma benché favorevoli al matrimonio non assistono alla cerimonia che viene celebrata il 10 giugno 1948 nella sala del trono del Palazzo reale di Atene messa a disposizione da re Paolo, zio dello sposo. Anna, che diventa formalmente regina di Romania, porta un abito molto sobrio (che 48 anni dopo indosserà la figlia maggiore), un diadema prestato dalla suocera e il lungo sautoir di diamanti della regina Maria, senza lo straordinario zaffiro probabilmente già venduto.
Michele e Anna di Romania, sovrani senza trono e privi di risorse vivono per un po’ a Firenze in casa della regina Helene e in Italia nasce la loro prima figlia Margareta. Dopo un breve periodo in Svizzera, la coppia si stabilisce nello Hamphire in Inghilterra e il re trova lavoro nel campo dell’aeronautica. L’esistenza quotidiana della famiglia, nonostante la presenza ai grandi eventi del Gotha europeo e gli inviti della regina Elisabetta, è molto semplice. Il re e la regina seguono da lontano anche la situazione politica della Romania, difficile, complessa, per certi versi angosciante il che in qualche modo spiega l’immagine sempre triste di Michele, lontano dal suo paese probabilmente per sempre.
La caduta drammatica e repentina del dittatore Ceausescu cambia tutto: nel 1992 Anna di Romania, per decenni regina senza trono, tocca per la prima volta il suolo romeno insieme al marito. Gli ex sovrani sono accolti fra gli hurrà della folla e migliaia di persone accorrono a salutare il loro re. L’entusiasmo popolare è tale che il governo si preoccupa e prega Michele di andarsene.
Michele e Anna di Romania potranno tornare solo cinque anni dopo e alla fine degli anni ’90 lo Stato riconsegna loro le proprietà sequestrate dal regime comunista come i castelli di Pelesh e di Savarasin. Michele gode dello status di ex capo dello Stato quindi riceve una pensione, può abitare il palazzo Elisabeta di Bucarest e da allora passerà la maggior parte del suo tempo in Romania insieme alla moglie e alla figlia Margareta.
Gli altri post sulla famiglia reale romena:
La controversa questione del nipote Nicolas, erede designato e poi diseredato
Lo zaffiro della regina Maria di Romania
Messaggi di condoglianze possono essere lasciati sul sito della Casa reale qui
Qui invece il ricordo di uno scrittore franco-romeno che ha avuto modo di incontrare Anna di Romania e re Michele.
Grazie a Chloe/Claudia per aver tradotto il dettagliatissimo programma delle cerimonie.
Ps nonostante i miei bellicosi propositi di ferie come vedete alla fine sono qua davanti al pc. Sarà che pur avendo lasciato ormai da anni la cronaca dentro resto sempre una cronista a caccia di neews? Non so, però da oggi però stacco sul serio. Forse inserirò qualche foto del funerale e se passate da queste parti e volete linkare foto o interviste siete come sempre i benvenuti. Resto invece attiva e presente sui social e in particolar modo sulla pagina Facebook del blog – senza esagerare, eh!!!!! – e su Instagram che ultimamente mi sta piacendo parecchio e che, se non conoscete, vi consiglio di scaricare perché ci sono sempre molte belle foto. A presto e del Giappone magari parliamo verso settembre.
Copyrigh della prima e della seconda foto (feretro nella regina nella sala del trono del palazzo reale di Bucarest) blog del principe Radu di Romania.