Rinviata a giudizio l’infanta Cristina

Oggi – mercoledì 25 giugno – si parla molto del rinvio a giudizio, per niente inaspettato, dell’infanta Cristina. Non mi interessa ripercorrere le tappe di questa storia assurda nella quale la figlia di Juan Carlos è dentro fino al collo per via dell’amore cieco nei confronti di una marito belloccio – il quale pare le abbia anche messo in cesto di corna – ma forse anche per arroganza e stupidità sue personali.
Ecco io vorrei spezzare una lancia a favore del nuovo re, che preso il posto del padre in “area Cesarini” (si dice così?) probabilmente perché nelle alte sfere si sapeva che piega avrebbe preso la vicenda giudiziaria e adesso si trova a dover far fronte a questa nuova tempesta. Perché se Cristina era la figlia del re adesso è comunque la sorella del re. Spero davvero che Felipe VI sia stato attrezzato già nei giorni scorsi con un robusto paradenti in vista della tranvata in arrivo. E mi auguro che lui e la società spagnola abbiano ammortizzato il colpo.
Sarebbe davvero ingiusto se quest’uomo che ha studiato per fare il capo dello Stato, si è dedicato anima e corpo al suo Paese, sia messo in crisi a causa delle scelte della sorella. Che le mogli si scelgono, la sorelle e i fratelli no.
Felipe VI ha fatto un bel discorso il giorno dell’insediamento, ha invocato trasparenza, serietà, valori etici e morali, ma non sono solo le sue parole del 19 giugno ad avermi colpita. Quando lo guardo penso ad un uomo che non ha potuto scegliere, a un ragazzo che si è stato un privilegiato, ma ha fatto tre servizi militari (i passaggi nelle tre armi), ha studiato diritto, economia, storia, relazioni internazionali e magari avrebbe preferito fare il tassista o l’agronomo o magari lo skypper. Che per imporre le sue scelte sentimentali ha dovuto combattere e infine minacciare di mollare tutto, che per tutta la vita suo padre e suo nonno – il conte di Barcellona – gli avranno fatto una “capa tanta” con il dovere, la patria, la dinastia, la Spagna…
Insomma per tutto questo io oggi faccio una “ola” a Felipe e anche a Letizia e speriamo bene.
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