L’abdicazione di Juan Carlos: Felipe sarà re il 18 giugno

La notizia ha fatto l’effetto di una bomba la mattina del 2 giugno: il re di Spagna Juan Carlos I ha deciso di abdicare a favore del figlio Felipe che mercoledì 18 giugno diventerà re con il nome di Felipe VI.
Lunedì 2 giugno Il Primo ministro Rajoy ha inconcrato il re che gli ha consegnato la lettera nella quale dice di voler abdicare e poi poco dopo le 13 Juan Carlos è apparso in tv per spiegare i motivi che hanno portato a questa decisione.
Se non ci fossero stati nel frattempo l’elefante in Botswana, l’amante semi ufficiale, le crisi familiari, gli scandali e tutto il resto, il discorso di Juan Carlos I sarebbe stato davvero emozionante. Punto di arrivo di un percorso davvero fuori dell’ordinario. Quello di un bambino nato in Italia nel pieno della guerra civile, educato in Svizzero e finito poi in Spagna “ostaggio” del Caudillo. Un giovane dal futuro incerto, diviso fra un padre con velleità di restaurazione monarchica e un Generalissimo dittatore a tutto tondo di una Spagna ripiombata nel Medioevo, che si ritaglia a fatica un posto nella sua famiglia e nel suo paese. Un uomo sulle cui possibilità come re nessuno avrebbe scommesso un centesimo. E invece è succeduto a Franco, ha dato alla Spagna una Costituzione, un Parlamento, un Governo. Ha guidato una transiciòn che tutti sapevano sarebbe stata difficilissima. Ha tenuto ben saldo il timore – lui che è un vero lupo di mare – anche durante il 23 F, la notte del famoso tentato golpe di Tejero anche se oggi qualcuno dice che non tutto quanto accaduto è stato ancora raccontato.
Poi qualcosa si è spezzato, la congiura del silenzio- quell’accordo non scritto fra la casa real e la stampa per mettere a tacere qualsiasi voce non gradita sulla monarchia – è venuta meno, la vernice brillante di una dinastia quasi perfetta si è man mano incrinata. E contemporaneamente la Spagna è piombata in una delle peggiori crisi della sua storia.
Adesso Juan Carlos se ne va, ma la sua non è un’abdicazione serena, sorridente e persino allegra come quella della regina dei Paesi Bassi che da tempo aveva associato la coppia di eredi a tutte le attività ufficiali compresi i viaggi all’estero. In Spagna non c’è una famiglia unita ad appoggiare i futuri sovrani, non ci sono fratelli, zie, cugini e consorti a dividere sia la gioia della festa che i doveri di rappresentanza e gli impegni ufficiali. Pensionati Juan Carlos e Sofia restano Felipe, una Letizia che ha netta tendenza a non considerare il suo un ruolo 24h, e la sorella Elena. Più un paio di zie anziane e abbastanza defilate e un cugino il duca di Calabria. Basterà questa sparuta rappresentanza a tenere alto l’onore della monarchia?
Io non ne sarei tanto sicura.
Ad ogni modo il discorso l’ho ascoltato con il fiato sospeso, quasi non ci volevo credere: Juan Carlos se ne va. Per me è sempre stato un mito, l’ho detto e ridetto. Fino al momento in cui ho visto la famosa foto dell’elefante – sull’orso ubriaco in Russia stendiamo il solito pietoso parquet di teck – e lì mi è crollato a terra per non rialzarsi mai più.
Le sue parole alla nazione me l’hanno fatto un pochino rivalutare perché anche per abdicare ci vuole coraggio. Il sovrano ha deciso di fare “il meglio per la Spagna”, paese a cui ha dedicato il meglio di se stesso. Per questo motivo ha deciso di cedere il passo “a una nuova generazione”, dotata di maggiori energie.
Juan Carlos ha rivendicato i quattro decenni del suo regno, ricordando che è salito al trono per dare agli spagnoli una democrazia moderna, pienamente integrata nell’Europa, in cui i cittadini potessero eleggere i propri rappresentanti. Il re ha ringraziato gli spagnoli per la simpatia, il sostegno e l’impegno, ha ringraziato la regina Sofia e si prepara a cedere il passo a un erede preparato per il ruolo che lo aspetta e che potrà contare “sul sostegno della principessa Letizia”.
Adesso le domande sono perché proprio ora e quanto ci vorrà per formalizzare l’abdicazione visto che in Spagna non esiste una norma in proposito?
I risultati delle europee del 25 maggio scorso sembrano in parte essere uno dei motivi della fretta indiavolata con cui è stata presa questa decisione. Il bipartitismo spagnolo, su cui si appoggia il consenso alla monarchia, è crollato ai suoi livelli più bassi, con il PP sceso al 26% e il PSOE addirittura al 23%, mentre sono risultati in netta ascesa i partiti di simpatie repubblicane. Dunque meglio garantire il trono a Felipe adesso, con un bipartitismo che in Parlamento gode ancora della maggioranza assoluta, che aspettare ancora e vedere un Parlamento frammentato e con una presenza repubblicana più forte, nella prossima legislatura. Inoltre ci sono in ballo anche il referendum indipendentista in Catalogna e la probabile richiesta di processo all’Infanta Cristina, quindi è il caso che tutto si faccia con un uomo nuovo alla Zarzuela.
A proposito della Zarzuela, cosa succederà nelle residenze reali? Si scambieranno le abitazioni e soprattutto quali saranno ruolo e titoli dell’ex sovrano e della ex regina? A quanto pare nulla ancora è stato deciso, ma sarà molto interessante vedere quali saranno gli sviluppi della situazione.
Aggiornamento del 3 giugno: l’abdicazione potrebbe essere formalizzata entro il 18 giugno – oggi Rajoy invierà alle Cortès un progetto di legge apposito – e Felipe potrebbe diventare re prestando giuramento davanti alle Cortès a partire dai giorni immediatamente successivi.
intanto ecco le gallery di El Mundo
http://www.elmundo.es/especiales/espana/el-rey/index.html
http://www.elmundo.es/album/loc/2014/01/30/52e92e18ca474140078b456a.html
Il discorso del re http://www.elmundo.es/espana/2014/06/02/538c34ccca47410b2b8b456c.html
I post su Juan Carlos
L’amicizia con il presidente Pertini http://www.altezzareale.com/2009/02/24/storie-reali/il-re-e-il-presidente/
La fine del matrimonio della figlia Elena http://www.altezzareale.com/2009/11/27/matrimoni-reali-2/matrimoni-reali-di-ieri/elena-e-jaime-la-fine-di-un-amore-reale/
La cronaca del 23 F http://www.altezzareale.com/2010/02/23/tutti-gli-articoli/23-febbraio-1981-juan-carlos-salva-la-democrazia/
I problemi di salute http://www.altezzareale.com/2010/05/08/news/re-juan-carlos-operato-oggi-a-barcellona/
Felipe e Letizia http://www.altezzareale.com/2010/10/10/donne-reali/tacchi-a-spillo-gli-equilibrismi-di-letizia/
35 anni di regno http://www.altezzareale.com/2010/10/20/personaggi-reali/personaggi-reali-di-ieri/juan-carlos-un-regno-lungo-35-anni/
L’Escorial http://www.altezzareale.com/2011/07/09/castelli-reali/lescorial-il-pantheon-dei-re-di-spagna/
I guai giudiziari del genero http://www.altezzareale.com/2011/12/13/news/nei-guai-il-genero-del-re-di-spagna/
Le amanti vere e presunte http://www.altezzareale.com/2012/03/20/storie-reali/e-in-ispagna-son-gia-mille-e-tre/
Lettera aperta a Juanito http://www.altezzareale.com/2012/04/15/tutti-gli-articoli/lettera-aperta-ajuanito/
Juan Carlos e Sofia – 50 anni di matrimonio http://www.altezzareale.com/2012/05/14/matrimoni-reali-2/matrimoni-reali-di-ieri/juan-carlos-e-sofia-le-favolose-nozze-di-atene/
Letizia – 40 anni http://www.altezzareale.com/2012/09/15/donne-reali/letizia-i-suoi-primi-40-anni/
Juan Carlos – 75 anni http://www.altezzareale.com/2013/01/04/tutti-gli-articoli/75-anni-fa-nasceva-a-roma-un-futuro-re-di-spagna/
NB – vista la portata dell’evento e per consentire la discussione oggi i commenti non saranno moderati.