Giornate Fai di Primavera: il castello di Rocca Priora

RoccaPriora

Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera, evento molto atteso perché in questi due giorni si possono visitare e scoprire luoghi spesso sconosciuti o chiusi al pubblico. In questa che è la ventiduesima edizione, sono oltre i 750 i siti storici aperti in via straordinaria, fra cui anche molti castelli (l’elenco completo lo trovate qua http://www.giornatefai.it/luoghi/) in tutte le regioni d’Italia. In particolare vi segnalo nella mia regione, le Marche, il castello di Rocca Priora che ha un origine reale, anzi addirittura imperiale.  

La costruzione della rocca – imponente edificio che spicca con il suo poderoso volume ed è facilmente individuabile in quanto sorge in prossimità della Strada Statale Adriatica al di fuori del centro abitato – è strettamente connessa a un evento straordinario e abbastanza inatteso: la nascita a Jesi, il 26 dicembre 1194, del futuro imperatore Federico II di Svevia, quello che da grande sarà noto come lo “stupor mundi”. Grato alla cittadina marchigiana per l’accoglienza a Costanza d’Altavilla in procinto di partorire, il padre del neonato, l’imperatore Enrico VI fa costruire, sulla riva sinistra del fiume Esino al confine fra i territori di Jesi e Ancona, un fortilizio che controlli le vie di accesso a nord e nord-ovest e il mare. Il nucleo originale probabilmente era un preesistente castellare ovvero una delle tante torri di guardia costruite sul mare per difendere l’entroterra dalle incursioni saracene.

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Il castello però viene presto conquistato dagli anconetani e diventa uno dei baluardi per la difesa della città e del suo contado. A metà del ’700 il Comune di Ancona cede la rocca ed i suoi terreni in enfiteusi al marchese Francesco Trionfi. Ricco mercante e avveduto imprenditore, Trionfi investe molto denaro in migliorie agricole, fra cui la bonifica delle paludi, e per il rifacimento del vecchio edificio. La struttura originaria viene inglobata in una più ampia costruzione con destinazione residenziale protetta da una cinta muraria formata da una muratura esterna, con percorso di ronda superiore in aggetto sostenuto da arcatelle e abitazioni che circondano una graziosa piazza ellittica interna al complesso storico.

L’accesso al fortilizio è caratterizzato da ponte levatoio su fossato con acqua proveniente dal vicino fiume Esino e ingentilito da un portale in pietra bianca costruito similmente a quello del Lazzaretto di Ancona tanto da poter ipotizzare che sia il portale che la chiesetta, che si apre sulla piazza interna, siano opera del famoso architetto Luigi Vanvitelli che in quegli anni sta realizzando ad Ancona diversi edifici civili e militari. L’ antico orologio, perfettamente funzionante visibile sopra il portale, opera di una officina locale, sarà una delle tappe di visita insieme con le cantine e la chiesetta.

Il patrimonio di Trionfi viene dilapidato dai figli e l’intera proprietà torna alla Camera apostolica, ma Rocca Priora fa ancora in tempo ad accogliere un ospite illustre: Gioacchino Murat soggiorna nel castello il 29 aprile 1815 e pochi giorni dopo nella piana di Tolentino – sempre nelle Marche – si concluderà la sua utopistica impresa di combattere per l’unità e l’indipendenza dell’Italia. Nel 1926, dopo numerosi passaggi di proprietà, Rocca Priora viene acquistata dai Baldoni che ristrutturano il castello, aprendo al pubblico le parti esterne e il giardino, e rimettono in funzione l’azienda agricola attiva ancora oggi.

Visite:

sabato: ore 10.00 – 12.30 / 15.00 – 18.00

domenica: ore 10.00 – 12.30 / 15.00 – 18.00

Info: fondoambiente.it

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