Il mistero del diadema scomparso dei Borbone Parma

Il mistero del diadema scomparso dei Borbone Parma è ancora insoluto e proprio per questo motivo le spose le ultime spose della famiglia hanno indossato tiare della collezione olandese gentilmente prestate dalla zia Beatrice dei Paesi Bassi.

Il fatto è che lo splendido diadema delle duchesse di Parma e Piacenza è sparito. Si proprio sparito, scomparso, volatilizzato senza lasciare tracce nonostante fosse apparentemente ben custodito nella cassaforte di uno studio notarile parigino.

Diadema scomparso

Irene dei Paesi Bassi con il diadema scomparso nel giorno delle nozze.

Il diadema scomparso, le origini

Il gioiello oltre che splendido aveva anche un notevole valore storico-sentimentale perché viene, in parte se non tutto, dalla duchessa di Angoulême, nuora di Carlo x, che altri non è se non la sfortunata Maria Teresa di Borbone unica figlia sopravvissuta di Luigi xvi e Maria Antonietta. Maria Teresa, che non ha eredi, morendo lascia tutti i suoi beni al nipote il conte di Chambord, quello che i legittimisti chiamano Enrico v, figlio postumo del duca di Berry primogenito di Carlo x. Sposato con una Asburgo il conte di Chambord non avrà discendenti e quindi tutto il suo enorme patrimonio passa ai figli della sorella duchessa di Parma. L’imponente diadema della duchessa di Angoulême però, secondo il giornalista e grande esperto di gioielli reali Vincent Meylan, non sopravvive intatto a tutti questi passaggi. Meylan fa riferimento a una prova iconografica più che certa: il grande ritratto in cui Maria Teresa (conservato al castello di Versailles) indossa un diadema enorme che però non è quello sparito. “Nei diari della contessa di Chambord – spiega Meylan – è chiaramente indicato che i diamanti vengono smontati per essere offerti in dono di nozze alla prima e poi alla seconda moglie del nipote Roberto di Borbone duca di Parma”. La seconda consorte del duca di Parma, Maria Antonia di Braganza (futura madre, fra gli altri, dell’imperatrice Zita, del principe Felix e del principe Sisto) riceve cinque delle pietre del diadema originario e molto probabilmente, verso la fine del XIX secolo, le fa montare, insieme ad altre di minor valore, dal gioielliere della corte viennese, Kochert. Niente di strano in questa scelta: i Borbone-Parma infatti risiedono sei mesi dell’anno in Austria nella loro proprietà di Schwarzau.

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La duchessa di Parma e Piacenza ha indossato spesso il diadema scomparso 

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Il mistero del diadema scomparso

Il diadema viene indossato dalla duchessa Maria Antonia in occasione del matrimonio della figlia Zita con l’arciduca Karl e poi finisce chiuso in una cassaforte fino al giorno in cui il nipote Carlo Ugo, figlio del principe Saverio duca di Parma, sposa la principessa Irene dei Paesi Bassi. Nozze perfette dal punto di vista dinastico, ma molto osteggiate dagli Orange-Nassau che non prendono bene la conversione al cattolicesimo della principessa, all’epoca seconda nella linea di successione, e la sua scelta di impegnarsi nel movimento carlista di cui il fidanzato è leader indiscusso. Al matrimonio celebrato a Roma la famiglia della sposa non si fa vedere e ci vorrà la nascita del primo figlio per ricucire i legami e far apprezzare ai reali olandesi questo Borbone-Parma che è anche una persona particolarmente amabile, colta e intelligente. Tanto che, nonostante l’unione finisca con un divorzio, la regina Beatrice continuerà a considerare il principe Carlo Ugo come un membro della sua famiglia allargata. Irene dei Paesi Bassi porterà il diadema “Parma” in occasione delle nozze e poi spesso anche in seguito, nella sua forma originaria o con l’aggiunta, in mezzo al fiore centrale, di un grande rubino.

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Nel 1996 Cecilia di Borbone-Parma, una delle sorelle di Carlo Ugo, lascia in deposito il gioiello allo studio notarile Escargueil-Bouvat-Martin poiché è in corso una divisione ereditaria. Da quel momento del diadema non si sa più nulla. Nel 2003 il tribunale di grande istanza di Parigi riconosce la responsabilità dello studio notarile nello “smarrimento” e due anni dopo un collegio di esperti, poiché è impossibile rifare ex novo un pezzo del genere, stabilisce che debba essere rimborsato un valore di 3.022.500 euro “in ragione non solo del valore dei diamanti, ma anche di quello storico”. Per loro si tratta del diadema della duchessa di Angoulême tout court e in effetti in altri ritratti (ad esempio questo qui sotto) la figlia di Maria Antonietta porta un diadema che vagamente ricorda quello sparito.

Angouleme

Ecco il motivo per il quale le ultime spose Borbone-Parma, in mancanza del loro diadema scomparso, hanno portato gioielli provenienti dalla famiglia materna che l’ex-regina Beatrice e l’attuale regina Maxima hanno sicuramente messo volentieri a disposizione visto l’affettuoso legame con questi nipoti e cugini.         

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Anne Marie, moglie del principe Carlo Saverio duca di Parma e Piacenza

Caroline

Carolina di Borbone-Parma

Margherita

Margareta di Borbone-Parma

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Victoria moglie di Jaime di Borbone-Parma

ps il diadema Borbone-Parma non è l’unico “sparito” mentre era nelle mani di persone fidate. Alcuni anni fa la regina Sonia di Norvegia ha affidato a Garrard per farlo ripulire il diadema della regina Maud, nonna di suo marito e figlia di re Edoardo VII. Anche questo prezioso gioiello è stato rubato, ma Garrard lo ha rifatto identico e oggi la regina di Norvegia indossa una copia perfetta.

Sui Borbone Parma

—> la storia di Carlos Hugo

—> l’intervista al nuovo duca Carlo Saverio

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