L’abdicazione nei Paesi Bassi: di palazzi e "regalia"
Mancano due giorni all’abdicazione della regina dei Paesi Bassi e alla “inaugurazione” del nuovo sovrano Willelm-Alexander. Dopo aver parlato di bisnonne alle prese con Hitler, di diademi e di carrozze ecco qua la storia dell’edificio dove si svolgerà la cerimonia ufficiale della mattina.
L’abdicazione nei Paesi Bassi: il palazzo reale
Non è né il più antico, né il più imponente e neanche il più bello fra i palazzi reali europei, ma il 30 aprile tutti gli sguardi saranno puntati in direzione di questo massiccio edificio che domina il Dam, la piazza principale di Amsterdam.
E’ infatti nella grande sala delle feste del Paleis op de Dam (letteralmente « il palazzo sul Dam ») il Koninklijk Paleis te Amsterdam «il palazzo reale di Amsterdam» che la regina Beatrice dei Paesi Bassi abdicherà a favore del figlio Willem-Alexander. Un avvicendamento atteso e annunciato che, ormai da tre generazioni, è una prassi consolidata e accolta con il dovuto giubilo. Ma in questo caso c’è una novità: il nuovo sovrano sarà un re dopo tre regine, Wilelhmine, Juliana e Beatrice. Un breve intermezzo perché al prossimo giro toccherà ancora una volta a una donna, Catharina-Amalia, primogenita di Willelm-Alexander e Maxima, la ragazzina di dieci anni che il 30 aprile diventerà la “principessa di Orange”.
Ma per tornare al luogo dell’abdicazione, è stato costruito fra il 1648 e il 1665 dall’architetto Jacob van Campen per essere la sede del Municipio di Amsterdam, però dal 1808 viene usato come palazzo reale.
All’epoca il progetto di van Campen colpisce i committenti perché è chiaramente ispirato ai monumenti romani e gli amministratori olandesi si sentono un po’ i consoli di una “nuova Roma”. L’edificio, che è uno dei più grandi palazzi pubblici d’Europa (ed è costato la notevole somma di 8 milioni e mezzo di fiorini), è considerato, durante l’epoca d’oro del paese, come il simbolo della gloria e della potenza di Amsterdam e di quelle che sono le Province Unite. Palazzo decisamente monumentale poggia su 13.659 pilastri di legno ed realizzato in grès chiaro che però con il tempo si è notevolmente scurito. Sopra il frontone centrale si alza maestosa una cupola dall’alto della quale si potevano veder arrivare le navi dallo Zuiderzee. Sulla facciata invece di una porta monumentale ci sono sette piccole porte che rappresentano le sette provincie unite: Olanda, Zelandia, Utrecht, Overijssel, Gueldria, Frisia e Groninga. All’interno del palazzo (dove il grès è ricoperto di marmo) l’ambiente principale è la Burgerzaal, dominata da una statua di Atlante, il cui pavimento è decorato con tre carte disegnate nel marmo: un emisfero occidentale, un emisfero orientale, una carta del cielo che simboleggiano la potenza di Amsterdam i cui cittadini hanno il mondo intero ai loro piedi. Il vecchio tribunale, il Vierschaar, è un altro dei saloni monumentali ed è decorato dalle allegorie della giustizia.
Il Paleis op de Dam è il Municipio fino a quando Luigi Bonaparte, decide di trasferirsi ad Amsterdam dopo aver soggiornato a L’Aja e a Utrecht. In quella occasione vengono effettuate diverse modifiche per rendere l’edificio abitabile da una corte, in particolare viene aggiunto un balcone sulla facciata e il mobilio è sostituito con arredi, ovviamente in stile Impero. Ma nonostante i lavori a Luigi alla fine il palazzo non piace affatto e lo trasforma in un museo. Nel 1810 dopo l’annessione dell’Olanda alla Francia anche il Paleis op de Dam diventa un “palazzo imperiale”e residenza del Governatore. Tornato sede della municipalità nel 1813 è finalmente scelto come residenza da Guglielmo I dei Paesi Bassi che vi si trasferisce nel 1815. Proprietà del Regno dei Paesi Bassi dal 1936 oggi viene usato per i ricevimenti e gli eventi ufficiali, appunto come quello di martedì 30 aprile.
Le “regalia” sono un insieme di simboli del potere e dell’autorità reale: la corona, lo scettro, il globo, la spada e lo stendardo. Realizzati nel 1840 per l’ “inaugurazione” di Guglielmo II, sono in argento dorato e non hanno il valore storico e intrinseco degli oggetti usati per l’incoronazione dei sovrani britannici. Sono una pura e semplice rappresentazione, ma non per questo meno importante e infatti verranno portati in corteo e collocati nella Nieuwekerk di Amsterdam a fianco dell’altare.
La Rijksappel, la mela reale, è il globo che simboleggia il regno, ha un diametro di 15,5 centimetri ed è in argento dorato ornato di pietre preziose blu e rosse. Lo scettro, ovvero l’autorità regale, è lungo 81 centimetri, mentre la corona, cioè la sovranità, misura 23,5 centimetri in altezza e 31 centimetri nella sua parte più alta. La spada simbolo del potere ha un’impugnatura dorata e un fodero di velluto viola.
Ed ecco di nuovo il programma completo delle cerimonie:
Lunedì 29 aprile: alle 20, ospiti reali e dignitari di tutto il mondo parteciperanno a una grande cena di Gala al Rijksmuseum di Amsterdam recentissimamente riaperto dopo lunghi lavori di restauro. Per l’ultima volta Beatrice sarà la padrona di casa.
Martedì 30 aprile:
ore 10 – abdicazione della regina Beatrice e discorso di congedo al Palazzo reale di Amsterdam;
ore 10 e 30 – apparizione al balcone della principessa Beatrice e del nuovo re Willem- Alexander. L’ex sovrana e il suo successore parleranno brevemente alla folla radunata sul Dam, la piazza principale della città;
ore 14 – “inaugurazione” del nuovo regno. Dopo un corteo in carrozza dal Palazzo reale, il nuovo re presterà giuramento durante una sessione congiunta delle due Camere nella Nieuwe Kerk, la cattedrale del Dam. Dopo il discorso il corteo tornerà al Palazzo dove si svolgerà un ricevimento con le famiglie reali e i dignitari stranieri.
ore 19 e 30 – sfilata lungo i canali di Amsterdam. Come già fatto da Elisabetta II per il suo giubileo, ma ovviamente in forma ridotta, anche Willem Alexander e Maxima sfileranno in barca sui canali della città;
ore 21 e 30 – grande festa con ricevimento e ballo organizzato dal Primo ministro.
Molti mi stanno chiedendo sia via mail che su Facebook se ci sarà una diretta italiana delle cerimonie. Al momento che io sappia no, ma speriamo nelle tv straniere per uno streaming sul web. Anzi se trovate qualcosa on line mettete pure il link nei commenti. Eccone qua alcuni per iniziare
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