Addio Maestà. La scomparsa della regina Elisabetta II

Addio Maestà

Addio Maestà. Sua Maestà Elisabetta II ci ha lasciato giovedì 8 settembre 2022. La regina si è spenta serenamente a Balmoral dove stava passando l’estate e dove due giorni prima aveva ricevuto il nuovo Primo ministro.

Regina, capo di Stato, emblema di una nazione intera, in questi 70 lunghi anni Elisabetta II non solo ha rappresentato la monarchia in quanto istituzione ma è riuscita a diventare l’incarnazione stessa della “Britannia” alla cui grandezza ha dedicato, come promesso al compimento dei 21 anni, tutta la propria esistenza.

Sono state decadi gloriose queste della seconda era elisabettiana, attraversate anche momenti estremamente difficili che la sovrana ha superato affidandosi a una innata saggezza e a un granitico senso del dovere, valore fondamentale ereditato dal padre Giorgio VI e dalla nonna, la regina Mary i quali le hanno insegnato il valore del servizio. Ed è stata proprio questa sua “long life service” a farla diventare un simbolo e un esempio, ammirato in tutto il mondo, di lealtà, correttezza e serietà.

In 70 anni Elisabetta II ha affrontato senza battere ciglio avversità di ogni genere, dall’abdicazione dello zio-re alla morte prematura dell’adorato padre, dalla vita ad alto tasso alcolico della sorella minore, all’assassinio dello zio Mountbatten, dalle crisi politiche, alle intemperanze di una parentela piuttosto vivace, fino l’annus horribilis conclusosi con il disastroso incendio dell’amato castello di Windsor che a pensarci bene non è stato poi così horribilis considerando quanto accaduto cinque anni dopo sotto il ponte dell’Alma a Parigi.

Durante il suo lungo regno Elisabetta è anche riuscita a compiere quella che potrebbe sembrare una “mission impossible”: evolvere verso la modernità pur rimanendo fortemente ancorata nel passato in quanto depositaria della storia e dei riti della dinastia. Fondamentale in questo percorso il contributo e il sostegno del marito, il principe Filippo, un uomo fortemente proiettato nel futuro, grande cultore delle innovazioni che ha anticipato molti dei temi oggi in primo piano fra cui la salvaguardia del pianeta.

Sua Maestà ha modernizzato se stessa e la Firm, la ditta come ironicamente il duca di Edimburgo definiva la famiglia reale, senza scendere a compromessi. E di questo oggi tutti le sono infinitamente grati. Si è aperta al mondo con umanità e larghezza di vedute, ha spalancato le porte dei suoi palazzi ma ha continuato a tenere sostanzialmente chiusa la sua anima. Nonostante il riserbo, che faceva evidentemente parte della sua natura, abbiamo potuto cogliere la vera Elisabetta attraverso le passioni, poche e molto solide: cani e cavalli, le auto che guida da quando era un’ausiliaria dell’esercito e i gioielli, per la maggior parte ereditati dalla nonna che sono stati un elemento fondamentale della sua immagine pubblica. 

È stato un destino eccezionale il suo, un destino lontano da qualsiasi immaginazione ma che ha regalato al mondo una nuova straordinaria icona. Addio Maestà.

La sezione del blog dedicata a Elisabetta II THE QUEEN

La mia guida digitale sulla Londra della regina Elisabetta ROYAL LONDON 

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