Liechtenstein, l’ultimo stato assoluto e i suoi principi

Il 23 gennaio 1719, l’imperatore Carlo VI (padre di Maria Teresa) riunisce la contea di Vaduz e la signoria di Schellenberg in un principato e lo concede al fidato principe Antonio Floriano del Liechtenstein, creando quindi l’omonimo stato sovrano. Anche in questa ricorrenza il resto dell’Europa e del mondo non parteciperà a questo compleanno ma non bisogna stupirsene, in fondo i Liechtenstein non sono tra i royals immediatamente riconoscibili, spesso parlando di monarchie non vengono nemmeno nominati, non vivono sotto i riflettori dei media e del gossip …..ma potrebbe essere l’occasione per conoscerli un pochino.
Iniziamo col dire che il principato del Liechtenstein è uno dei pochi casi in cui un territorio prende il nome dalla famiglia che lo governa a differenza di altre realtà (come per esempio con i Savoia), è l’unico Stato superstite del dissolto Sacro Romano Impero e soprattutto è l’unica monarchia in Europa dove la successione al trono segue rigidamente i criteri della legge salica.
La corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo si è espressa negativamente sulla legge salica nel Liechtenstein definendola discriminatoria ed invitando il paese a provvedere alla sua abolizione: il principe Hans Adam ha recepito la sentenza come un ingerenza in quanto trattasi di una “questioni di famiglia”. La famiglia principesca, nota sin dal XII secolo, prende il nome dal castello Liechtenstein che si erge in un piccolo comune alle porte di Vienna, un territorio al quale rimarrà legata per molti secoli considerando che solo nel 1938 il neo principe Francesco Giuseppe II si stabilisce definitivamente a Vaduz a differenza dei suoi predecessori che vivevano a Vienna.
Veniamo al dunque ed ecco a voi Sua Altezza Serenissima il principe Hans Adam II (nato nel 1945 e principe dal 1989 alla morte del padre Francesco Giuseppe II), suo figlio Alois ( nato nel 1968 e reggente dal 2004) ed il giovane erede Joseph Wenzel (classe 1995).
Mentre abbiamo assistito negli ultimi anni a ben cinque abdicazioni (Olanda, Belgio, Spagna e Stato del Vaticano e Giappone) sin dal 2004 il principe Hans Adam II ha nominato il figlio reggente riponendo nelle sue mani tutte le decisioni ordinarie di Governo mantenendo per se il titolo di Capo di Stato, titoli che non sono una formalità perché nel Liechtenstein il principe regna, decide e dispone nonostante l’utilizzo di referendum popolari.
Nel 1984 (nessun errore di battitura, proprio 1984 come il romanzo di Orwell) il principe Francesco Giuseppe II promulga la legge per estendere il diritto di voto alle donne dopo che un referendum “riservato esclusivamente agli uomini” ha dato parere favorevole; nel 2003 i sudditi hanno confermato di aumentare i poteri al principe regnante e nel 2012 hanno abrogato la legge per diminuire gli stessi poteri ma contestualmente hanno votato favorevolmente alla possibilità di destituire l’attuale dinastia e di poter scegliere la propria forma governo. Nel 2011 in un unico referendum sono state legalizzate le unioni tra persone dello stesso sesso ma e’ stato confermato il divieto le donne di acceder all interruzione volontaria della gravidanza: il principe Alois prima del voto ha annunciato che non avrebbe promulgato alcuna legge a favore dell’aborto anche se il referendum avesse dato parere favorevole.
Eh si, in Liechtenstein il principe regna e quando i sudditi decisero sia di mantenere i poteri del sovrano che di poter destituire con un semplice referendum la dinastia Hans Adam II li ha “informati” che qualora fosse stato obbligato ad abdicare il palazzo principesco di Vaduz sarebbe stato venduto al miglior offerente – un ricco arabo? Un magnate texano? Una star di Hollywood? – e l’intera famiglia si sarebbe trasferita in Austria con le sue banche, i suoi interessi finanziari e al suo patrimonio artistico personale che e’ uno dei più grandi al mondo e conservato a palazzo Liechtenstein a Vienna: in un paese dove il reddito procapite e’ tra i più alti al mondo credo che un referendum simile non verrà prossimamente proposto.
La dinastia zu und von Liechtenstein comunque non delude gli appassionati di genealogia, infatti Hans Adam II ha sposato la seconda cugina contessa Maria Aglae Kinsky von Wchinitz und Tettau, suo fratello Nicola ha sposato la principessa Margherita del Lussemburgo e la loro sorella Nora il marchese spagnolo de Sartorius (il nome di Isabella de Sortorius ricorda qualcosa?) mentre suo figlio Alois dal 1993 e’ sposato con Sofia di Baviera (primogenita del duca Massimiliano Emanuele e della contessa svedese Elisabetta Douglas): nel corso dell’ultimo secolo principi e principesse Liechtenstein si sono legati per via matrimoniale – per citare i più noti – agli Asburgo Lorena e Asburgo Toscana, ai Lussemburgo, agli Orleans, ai Kalnoky, ai Thurn und Taxis, ai Württemberg e agli Urach, ai Karadordevic, ai Lowenstein, ai Lobkowiz, ai conti di Merano (ramo morganatico asburgico) e agli italiani baroni Winspeare Guicciardi (un cognome che potrebbe suonare familiare per i cinefili e per i salentini); attualmente i discendenti viventi di Francesco Giuseppe I ( 1726-1781 ) che portano il cognome von Liechtenstein sono un centinaio.
Tra l’altro una discussione dinastica indica il giovane principe Joseph Wenzel come pretendente giacobita al trono di Scozia in quanto sua madre Sofia di Baviera e’ discendente diretta di re Carlo Emanuele IV di Savoia che nel 1807 fu designato erede per testamento dall’ultimo Stuart, il cardinale Enrico.
In poche occasioni abbiamo avuto modo di ammirare lo scrigno delle principesse Liechtenstein ma spesso la reggente consorte Sofia ha sfoggiato la Habsburg Fringe Tiara che fu dono di nozze per Maria Teresa di Braganza quando sposò nel 1873 l’arciduca Carlo Luigi d’Asburgo Lorena (fratello minore dell’imperatore Francesco Giuseppe e già due volte vedovo) .
Maria Teresa morirà nel 1944 e la tiara venne ereditata dalla figlia minore Elisabetta, moglie dal 1903 del principe Alois – matrimonio autorizzato dall’imperatore Francesco Giuseppe e considerato paritario – e nonna di Hans Adam II, poiché la primogenita Maria Annunziata (candidata a suo tempo come possibile consorte per il nostro Vittorio Emanuele III) rimase nubile.
Altri due diademi, entrambi con motivo caprifoglio, vengono utilizzati dalle principesse di famiglia; per il ramo principale abbiamo la Kinsky HoneysuckleTiara in oro e diamanti con palmette di caprifoglio: donata nel 1870 circa dal principe Ferdinando Bonaventura Kinsky alla moglie Maria Giuseppina del Liechtenstein e poi trasmessa agli eredi Kinsky fino a quando non fu messa all’asta per questione economiche agli inizi degli anni 1990.
Quale miglior regalo di un innamorato marito alla cara consorte se non un diadema che sancì l’amore tra i rispettivi antenati? Hans Adam lo fece acquistando la tiara per la moglie Maria Aglae che poi fu indossata anche dalla figlia Tatiana e dalla nuora Angela nel giorno delle loro matrimonio: tra l’altro la coppia Ferdinando von Kinsky e Maria Giuseppina von Liechtenstein sono anche tra gli antenati della reggente Sofia come lo furono della principessa consorte Gina.
Un ramo cadetto – discendente dal principe Francesco II ed al quale appartiene la principessa Barbara di Jugoslavia – e’ proprietaria della Diamond Honeysuckle Tiara, diversa dalla precedente perché i tre elementi “caprifoglio” sono distanziati tra loro e della quale sono reperibili alcune foto della principessa Karoline (nata contessa Ledebur Wicheln e zia materna di Maria Aglae) e di sua nuora Maria Teresa contessa Goess (nipote di una Merano.)
Il 15 Agosto festa nazionale in Liechtenstein sia in onore dell’Assunta che per il compleanno del già citato principe Francesco Giuseppe II (nato in realtà’ il 16 agosto) è tradizione che dopo il corteo per le strade della capitale i principi si intrattengono con i familiari e i sudditi per chiacchierare, bere birra e fare un pic-nic all’aperto nella più totale informalità.
I festeggiamenti del 2014 hanno coinciso con i 10 anni di reggenza di Alois e i 25 anni di regno di Hans Adam II, quindi grande festa a Vaduz con vasta partecipazione familiare e popolare e con una particolare attenzione su una giovanissima ospite, ovvero l’allora diciassettenne contessa Georgiana d’Arco Zinneberg, ultimogenita del conte Riprando e di Maria Beatrice d’Asburgo Lorena Este: già alcuni Royal Watcher vedevano una possibile “petite amie” del rampollo Joseph Wenzel, rimanendone delusi negli anni successivi per la sua assenza.
In compenso altri membri della numerosa famiglia principesca hanno presenziato alla ricorrenza, perché anche i Liechtenstein hanno la loro “firm” i cui membri collaborano alla vita economica, politica e sociale del loro paese e dei loro interessi, perché nasconderlo, personali.
Attualmente il Liechtenstein ha gli ambasciatori nella Repubblica Ceca e Austria con Maria Pia Kathbauen nata Liechtenstein e presso la Santa Sede con il principe Stefano – precedente ambasciatore in Germania – in sostituzione del cugino Nicola (marito di Margherita del Lussemburgo). Altri membri intrattengono rapporti commerciali e finanziari con aziende internazionali oppure vengono inviati in rappresentanza del sovrano in occasioni più o meno compromettenti, ma potenzialmente utili, come il principe Emanuele mandato dal cugino di secondo grado Francesco Giuseppe II in Centrafrica nel 1979 per l’incoronazione del discusso “imperatore” Bokassa.
E poi….e poi….ci sarebbe altro…..come la misteriosa e improvvisa morte nel 1992 del giovane Wenzel Joseph (fratello minore di Hans Adam II) oppure l’amore tra il principe Giovanni I e Elisabetta von Gutmann (figlia di un “ritter ” ebreo) contrastato dapprima dalla famiglia principesca poi dal nascente nazismo o ancora il romantico matrimonio tra Francesco Giuseppe II e Georgina (Gina) von Wilczek – il primo matrimonio principesco celebrato a Vaduz in un freddo 1943 – morti nel 1989 a 26 giorni di distanza l’uno dall’altra ma anche potremmo immaginare una Spagna con una regina consorte di nome Tatiana……ma queste, appunto sono altre storie!
Luca Leoni
L’estate scorsa si sono sposate due nipoti del principe regnante