Le nozze romantiche e segrete della principessa Beatrice

Le nozze della principessa Beatrice, figlia del principe Andrea duca di York e nipote di Elisabetta II, con il fidanzato italo-britannico Edoardo Mapelli Mozzi, sono state un vero e proprio colpo di scena. Programmate per il 29 maggio, ma in sordina per i problemi giudiziari che hanno travolto il padre, rimandate a causa della pandemia, sono state celebrate a sorpresa venerdì 17 luglio nella piccola chiesa di All Saints nei pressi di Royal Lodge la residenza del duca di York nell’Home Park di Windsor. Nelle cinque foto diffuse il giorno seguente si vede una coppia sorridente e felice che posa accanto ai nonni di lei, Sua Maestà e il duca di Edimburgo e nel giardino di Royal Lodge dove si è svolto un ricevimento per una ventina di invitati.
Alla sorpresa per questo matrimonio segreto in tempi di Covid e di distanziamento sociale si è aggiunto lo stupore per le scelte originali e anche molto sentimentali fatte dalla principessa Beatrice di York che con il suo ouftit di sposa ha reso un commosso omaggio alla nonna. Oltre alla fringe tiara la principessa Beatrice ha indossato da sera della regina adattato per l’occasione.
Creato dal sarto reale Norman Hartnell (autore degli abiti da sposa di Elisabetta II e di Margaret, della sontuosa toilette dell’incoronazione e di molti outfit della Queen Mum) il vestito utilizzato da Beatrice risale agli anni ’60 ed è stato indossato da Sua Maestà sembra per una serata di gala durante il viaggio in Italia del 1961, poi per la prima del film Lawrence d’Arabia il 10 dicembre 1962 e per la State Opening of the Parliament del 1967. Il modello, che risente moltissimo della moda dei primi anni ’60, è in “peau de soie” avorio, ha spalline sottili e uno scollo quadrato sottolineato da una decorazione di cristalli, gli stessi che, in lunghe file parallele, sottolineano il busto e i fianchi e trattengono l’ampiezza della gonna..
All’abito da sera, al cui restyling hanno provveduto la stilista della regina Angela Kelly e Stuart Parvin (creatore dell’abito da sposa di Zara Phillips), sono state aggiunte delle maniche di organza, necessarie per una sposa che non vuole entrare in chiesa sbracciata e una fascia orizzontale sull’orlo invece abbastanza inutile.
Mi è piaciuto l’outfit nuziale della principessa Beatrice? Ni, però ho adorato l’atmosfera country, il bouquet e la decorazione floreale all’ingresso di All Saints.
Mi spiego meglio: la rivisitazione dell’abito non mi ha del tutto convinta, al di là del suo valore sentimentale e dell’omaggio a una nonna evidentemente molto amata e ammirata. Credo che il vestito vintage indossato da Beatrice di York sia stato soprattutto un modo per evidenziare il legame con la regina con la quale, evidentemente, ha una relazione talmente intima da potersi permettere di andare a pescare nel suo prezioso guardaroba.
Il vintage oggi è molto trendy ma è anche un’arma a doppio taglio, si presta a confronti, qualche volta impietosi, e bisogna saperlo portare, magari dopo averlo adattato alle proprie forme e stile. La nipote di Elisabetta II ha rischiato grosso e non è uscita del tutto vincente da questa sfida. Ma alla fine, come si dice, “de gustibus”.
La regina con l’abito modificato per la principessa Beatrice. A sinistra Elisabetta II saluta Peter O’Toole protagonista del film Lawrence d’Arabia
L’altro ni riguarda la tiara, ulteriore omaggio alla nonna perché Beatrice sulla chioma tizianesca ha posato la “fringe” nuziale portata da Elisabetta nel 1947. Si tratta di un gioiello storico, ma relativamente recente perché viene realizzato nel 1919 da Garrard per la regina Mary che ama il modello ma trova importabile, perché irregolare e asimmetrica, la fringe già in suo possesso ereditata da Vittoria.
I ricicli creativi sono la specialità della moglie di Giorgio V che in questo caso fa smontare il diadema/collier che la regina Vittoria le aveva donato per le nozze nel 1893. La nuova fringe, formata da 48 punte di composte da diamanti taglio brillante e taglio a rosa, intercalate da 47 punte più piccole formate da diamanti montati a losanga, sarà il diadema nuziale di Elisabetta e poi di sua figlia Anna nel 1973.
È stata una scelta azzeccata da parte di Beatrice? Secondo me non del tutto a causa dei rimandi ad un passato troppo recente e troppo importante e poi questo tipo di diadema per risaltare ed essere veramente un’aureola di luce ha bisogno di essere sostenuto da una bella acconciatura. Il risultato è che Beatrice sarà ricordata perché portava la tiara della nonna, non la SUA tiara.
Ma ciò detto, trovo che la scelta (obbligata dal Covid e dalle questioni parterne) di un matrimonio in campagna (e che campagna) in comitato assai ristretto sia stata molto giusta e decisamente equilibrata. Specie se penso al duca di York che, per le nozze di Eugenie, aveva piantato una grana perché voleva a tutti i costi la diretta televisiva.
Il bouquet della principessa Beatrice deposto, come da tradizione iniziata dalla Queen Mum, sulla tomba del milite ignoto a Westminster Abbey.
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