La nuova vita di Harry e Meghan, niente royal duty e via libera a Instagram

Sinceramente è un po’ complicato ricominciare a parlare del caso scatenato da Harry e Meghan con il post sul loro account Instagram, però credo sia necessario chiarire alcuni punti. Ieri sera (per noi, ma per la costa orientale dell’America pieno pomeriggio, guarda caso) siamo rimasti un po’ tutti storditi dalla notizia anche se, come dice qualcuno, la sorpresa è stata assolutamente relativa perché da mesi Harry e Meghan lanciavano messaggi più o meno subliminali di insoddisfazione e difficoltà a reggere la situazione e gli attacchi, spesso feroci, della stampa a cui facevano eco i commenti sempre più violenti dei lettori/sudditi.

Dopo un’iniziale perplessità dovuta al fatto che la fidanzata del principe venendo letteralmente da un altro mondo non aveva idea di quali dinamiche, desuete ma necessarie, regolano la vita della Royal Family (e l’ho anche detto a Claudia de’ Lillo che mi ha intervistata per Caterpillar “ci pensi? Lui deve chiedere il permesso alla nonna. Può essere difficile da capire”), mi sono commossa davanti allo sguardo innamorato di Harry. Il ragazzino che aveva tragicamente perso la sua mamma e ha commosso il mondo seguendo a testa bassa il suo feretro, sembrava aver trovato la serenità e una donna capace di amarlo, sostenerlo e supportarlo. Molte volte quando mi hanno chiesto cosa ne pensassi e ho risposto: “spero che Harry non debba soffrire mai, non se lo merita”.
Ma c’era anche dell’altro: a differenza del fratello, Harry ha (spero involontariamente) scelto una compagna molto, molto simile alla madre, sia come back ground familiare sia dal punto di vista del carattere. Esattamente come Diana Meghan viene da una famiglia disastrata e anaffettiva e ha passato buona parte della propria esistenza a cercare una rivalsa e adeguate compensazioni. Esattamente come Diana Meghan non è assolutamente disponibile ad accettare le regole del gioco; vuole essere della partita, ma alle sue condizioni e con i suoi tempi.
Non sono illazioni o pettegolezzi: è tutto nero su bianco nel nuovissimo sito lanciato insieme alla bomba di ieri sera. Sfogliando le pagine di sussexroyal.com si legge con chiarezza un progetto ben definito, messo a punto in quasi tutti i suoi dettagli, a lungo studiato e meditato.
I Sussex continueranno a dare tutto l’appoggio possibile a Sua Maestà, ma decidendo loro come e quando. Inoltre, e questo è un elemento chiave della questione, hanno deciso di gestire i rapporti con i media a modo loro dicendo addio a quella che viene chiamata “Royal Rota” cioè il cartello formato da sette testate giornalistiche che ha l’esclusiva, sulla copertura degli eventi e sulle foto dei reali.
In base all’accordo quarantennale con la Royal Rota se la coppia volesse pubblicare una foto mai vista questa dovrebbe essere inviata contemporaneamente o addirittura in anticipo alle testate del cartello che quindi “ne possono trarre profitto”. “Qualsiasi violazione di questo accordo provoca lunghe ripercussioni” scrivono i duchi e aggiungono che “l’attuale struttura rende difficile condividere personalmente momenti di vita con il pubblico, ad esempio tramite i social, senza prima passare attraverso il filtro della Royal Rota”.
La vera bomba atomica sganciata da Harry e Meghan è proprio questa. Stare dentro alle regole imposte dalla loro essere dei “Royal senior” implica per la coppia anche non avere la libera disponibilità delle proprie immagini; i duchi invece desiderano spingere sui social e soprattutto su Instagram che dalle nozze sta dando alla coppia grandi soddisfazioni in termini di engagement.
I duchi di Sussex vogliono: “Interagire con le organizzazioni dei media di base e con i giovani giornalisti emergenti; invitare media specializzati a eventi / impegni specifici per consentire un maggiore accesso alle loro attività, ampliando la gamma di notizie; dare accesso a media credibili che si concentrano su notizie obiettive per coprire momenti ed eventi chiave; continuare a condividere le informazioni direttamente al grande pubblico attraverso i loro canali di comunicazione ufficiali”. Insomma non vogliono più partecipare più al sistema Royal Rota.
L’account ufficiale dei duchi su Instagram, @SussexRoyal, avrà un ruolo chiave nella distribuzione di informazioni ufficiali su di loro: Harry e Meghan intendono condividere momenti più personali nelle loro vite attraverso i social media senza dover passare attraverso il sistema di media tradizionale.
In sostanza vogliono poter usare liberamente la loro immagine e il loro nome. Il Royal Wedding del 2018 (come ho raccontato nel mio libro) ha fatto esplodere Instagram e loro lo sanno molto bene.
Cito dal mio libro Royal Wedding. Dalla regina Vittoria al principe Harry i matrimoni che hanno creato il mito della monarchia inglese:
“Il giorno successivo alle nozze gli esperti di new media iniziano a fare un po’ di conti, perché in questo royal wedding i social hanno avuto un ruolo di primo piano. Al di là del grande successo ottenuto dall’audience televisiva (la BBC vince anche un premio per la migliore trasmissione live dell’anno), per la prima volta l’interesse mondiale per l’evento corre sulla rete e sui social, che nelle prime 24 ore esplodono letteralmente sotto il peso di 5,3 milioni di menzioni. Ma se nel 2011 era stato Twitter a farla da padrone, questa volta è Instagram (con 29 milioni di views negli Usa e 18 milioni nel Regno Unito) a dominare la scena, trasformando il matrimonio di Harry e Meghan in un potente “global media event” con importanti ricadute economiche e di immagine per i marchi di moda e per tutti i soggetti coinvolti, fra cui gli sposi e la stessa monarchia.
I cinque top brand che ottengono la maggior parte delle citazioni guadagnano in totale circa 500 mila follower e 38 milioni di like, con un conseguente aumento esponenziale dell’engagement, del loro valore commerciale e della “media attention”. Givenchy, a partire dal momento in cui mette in rete il disegno dell’abito, conquista 100 mila follower, la designer Claire Waight Keller 125 mila follower, mentre Stella McCartney, che ha disegnato l’abito da sera della sposa e ha vestito diverse ospiti, guadagna 150 mila follower. Lo stesso discorso vale per gli invitati i quali guadagnano migliaia di nuovi seguaci. Ma non sono solo i brand e gli infuencer ad aver tratto un beneficio di immagine dal matrimonio: i dati raccolti da Instagram rivelano che ad aver fatto un enorme passo avanti nell’engagement mondiale è la stessa famiglia reale. Nella giornata del matrimonio i due account ufficiali, @TheRoyalFamily e @Kensington Royal, che si concentrano il primo sui membri anziani della famiglia e il secondo sui giovani e sugli sposi, registrano una crescita rispettivamente di 600 mila follower e di un milione di follower”.
Desiderano forse avviare o meglio monetizzare sul serio una già avviata brillante carriera come influencer? Meghan vuole riprendere le fila della sua professione di attrice e magari passare da un ruolo secondario in una serie di media portata a qualche “cameo” poco impegnativo però pagato milioni di dollari? Forse. Di sicuro questo breve passaggio lungo i corridoi di Buckingham Palace ha fatto alzare e di tanto il suo cachet. Ha avuto spesso contro i media, ma ha anche ottenuto una notorietà planetaria che prima neanche poteva sognare perché, perdonatemi se lo ricordo così brutalmente, ma Meghan Markle NON è mai stata Grace Kelly.
Con questa decisione, che va al di là del bel gesto di voler diventare indipendenti e vivere del loro lavoro e non a spese dei sudditi, Harry e Meghan però hanno voltato le spalle alla nazione, compiuto un gesto infinitamente scortese nei confronti della regina e rotto con la famiglia.
MA, fermo restando che tutte le giovani coppie hanno il diritto sacrosanto a vivere la loro vita e crearsi i propri spazio c’è un dettaglio che ai duchi di Sussex è forse sfuggito: la loro non è una famiglia come tutte le altre. Lui è lontano dalla successione ma non poi così tanto e questo non è un affare da poco. Il principe Harry non appartiene a una famiglia qualunque, H.R.H. è un membro della famiglia reale britannica, è il nipote di una sovrana regnante, figlio, fratello, zio di tre futuri re. Ha degli obblighi e dei doveri certo, ma anche senza parlare degli enormi privilegi di cui gode, se non avesse avuto alle spalle la famiglia reale, se non fosse stato il nipote della regina Harry non avrebbe potuto creare né Sentebale, né gli Invictus Games, le due charity che gli stanno più a cuore.
Adesso tutto questo, l’impegno nel sociale, la presenza così importante a fianco dei reduci, i suoi dieci anni di servizio attivo nell’esercito, ecco tutto questo è andato in fumo. Harry si è fatto influenzare dalla moglie? Molto probabilmente si però lei, che ha assaporato nel bene e nel male, le luci della ribalta reale, forse non si rende veramente conto delle conseguenze.
Buckingham Palace, nella brevissima nota rilasciata nella tarda serata di mercoledì 8 gennaio, ha fatto capire che la situazione è complicata e fra le righe si legge il disappunto della regina del principe Carlo e di William il quale, pare, l’ha saputo guardando la TV. Non credo abbiano apprezzato il gesto, soprattutto se è vero che la discussione era in corso. Ma se Harry e Meghan deciso di lanciare la notizia proprio su Instagram, invece di seguire vie più ufficiali, è perché sanno bene quanto questo social potrebbe dare loro in termini di ritorni economici, infatti già da ieri sera il loro post è diventato virale con tanto di hashtag dedicato #megxit.
Cosa succederà adesso? Be’ intanto il museo delle cere di Madame Tussaud li ha già tolti dal gruppo della Royal Family, il che la dice lunga sul sentimento degli inglesi per questo abbandono e sul fatto che in UK difficilmente troveranno un nuovo lavoro.
Il trattamento di H.R.H. è a discrezione della regina (avete presente Diana a cui fu tolto e Wallis Simpson che non l’ebbe mai?), mentre per essere esclusi dalla successione ci vuole un atto del Parlamento.
Usciranno dalla porta sul retro? Da quello che scrivono nel sito non sarebbe loro intenzione, l’idea e perdonate la metafora ardita, sarebbe quella della botte piena e della moglie ubriaca. L’essere un Royal significa occupare una posizione privilegiata che ti offre molte opportunità e ti consente di aiutare e di accendere i riflettori (vi ricordate Harry nel video per i campionati del mondo di rugby o Meghan con le donne di Together?) di fare del bene, ma è solo uno degli aspetti del “contratto sociale” e non “Stiamo un po’ qua e un po’ là, rinunciamo alla paghetta del principe di Galles (prelevata dalle rendite del ducato di Cornovaglia), continuiamo a sostenere la regina, ma a modo nostro, Frogmore Cottage lo teniamo, sarà la nostra casa in Inghilterra”. decidere che ne tieni solo una parte. Cioè soltanto quello che ti fa comodo e ti piace.
Anche il titolo se lo tengono, anzi hanno già registrato il marchio SussexRoyal, come se fosse una loro proprietà personale, una loro idea, e il sito ha proprio questo nome. Resteranno popolari? Forse si, ma saranno sempre più lontani dalla Royal Family e, temo, finiranno con il diventare due personaggi dello show biz, tipo Emanuele Filiberto di Savoia. Auguri!
Update delle 20 e 30: la Regina e il principe di Galles hanno acconsentito a velocizzare la pratica. La notizia qui
Copyright foto: Reuters, Getty Images