Elisabetta e Filippo festeggiano 70 anni di matrimonio: ecco 10 curiosità sulle loro nozze

La regina è il primo sovrano britannico a festeggiare 70 anni di matrimonio, il che in una monarchia universalmente nota per un re come Enrico VIII le cui mogli restavano in carica pochissimo finendo anche molto male, è davvero un bel traguardo.
Secondo i più informati la primogenita dei duchi di York e il biondissimo principe Filippo di Grecia e Danimarca, entrambi discendenti della regina Vittoria e del re Cristiano IX di Danimarca, si sono incrociati varie volte da bambini, ad esempio nel 1934 al matrimonio della cugina di lui, Marina di Grecia, con lo zio di lei, George duca di Kent. All’epoca i due hanno rispettivamente otto e tredici anni ma non è dato sapere l’esito di questo incontro. Le nozze sono queste della foto qui sotto, Elisabetta è la damigella di destra, la damigella di sinistra Lady Mary Cambridge, una cugina di secondo grado, sarà a sua volta nel corteo nuziale di Elisabetta.
70 anni di matrimonio, il primo incontro
Quello che accade cinque anni dopo, invece, lo sappiamo per filo e per segno, grazie al racconto di una governante la quale, lasciato il servizio, scrive un libro di memorie. Nella primavera del 1939, durante una visita della famiglia reale al collegio navale di Dartmouth il cadetto Filippo di Grecia e Danimarca, che ha uno zio molto influente e molto amico del sovrano, riceve un compito delicato, deve intrattenere Elisabetta e Margaret, naturalmente sotto l’occhio vigile della governante di cui sopra. Filippo, bello e sfrontato, si pavoneggia un po’ e quel giorno la ragazzina che diventerà regina si innamora perdutamente dell’aitante giovanotto che ha nelle vene sangue blu ma è così diverso dai formalissimi aristocratici inglesi. Durante la guerra i due restano in contatto epistolare e il principe, che combatte valorosamente nel Sud-Est asiatico viene anche invitato a trascorrere un Natale a Windsor. Nonostante qualche perplessità da parte del re, il rapporto si consolida e, nell’agosto del 1946 a Balmoral, il giovane ufficiale della Royal Navy si dichiara. Il fidanzamento viene annunciato il 9 luglio 1947, ma l’erede di re Giorgio VI non sposa formalmente un principe perché, nel febbraio precedente, Filippo ha rinunciato a tutti i suoi titoli greci e danesi per assumere il cognome della madre e dello zio, lord Louis Mountbatten il quale, si dice, ci abbia messo del suo per favorire queste nozze.
70 anni di matrimonio, quello che accadde nel 1947
Così il 20 novembre 1947 è un semplice luogotenente di vascello (duca inglese di recente nomina per gentile concessione del futuro suocero) a condurre all’altare l’erede al trono britannico.
70 anni di matrionio, gli sposi
I 70 anni di matrimonio della regina e del duca di Edimburgo
Buckingham Palace ha fatto sapere che non ci saranno festeggiamenti ufficiali per i 70 anni di matrimonio della sovrana e del duca di Edumburgo il quale, fra l’altro, si è recentemente ritirato a vita privata dopo quasi sette decadi al servizio della nazione che l’ha adottato. Ma non è possibile dimenticare questa giornata storica quindi esattamente settant’anni dopo ecco 10 curiosità sulle romantiche nozze novembrine di un ufficiale della Royal Navy con quella che allora era la principessa Elisabetta. Il traguardo dei anni di matrimonio, ovvero il “platinum wedding” è troppo importante per lasciarlo passare sotto silenzio anche perché si tratta dell’ennesino record di una sovrana che in quest’ultimo decennio ha collezionato una serie di primati assoluti.
1 – Filippo si deve procurare in fretta un anello di fidanzamento degno della futura regina, ma il principe, che vive del suo stipendio da ufficiale della Royal Navy, non ha grandi risorse economiche. Gli viene in aiuto la madre Alice la quale mette a disposizione del figlio un suo vecchio diadema di brillanti. Il gioielliere Philip Antrobus (consigliato dallo zio Lord Mountbatten) può creare così un anello con al centro un solitario da tre carati e intorno una serie di piccoli brillanti. Il resto delle pietre viene usato per un bellissimo bracciale stile art déco che è il regalo nuziale di Filippo a Elisabetta. Nella foto qui sotto la principessa Alice con il diadema smontato per realizzare anello e bracciale.
Elisabetta porta per la prima volta l’anello (che era un po’ largo e viene messo a misura in fretta e furia) il giorno delle foto ufficiali e da allora non lo ha più tolto, anzi è diventato un oggetto attraverso il quale manda segnali. Lo staff reale sa benissimo, ad esempio, che se la sovrana rigira l’anello sul dito vuol dire che si sta annoiando a morte e che è ora di fare qualcosa.
70 anni di matrimonio, l’anello di fidanzamento
2 – La sposa ha ben otto bridesmaids, quasi tutte parenti o fanciulle provenienti dall’altissima aristocrazia: sua sorella minore la principessa Margaret, sua cugina la principessa Alexandra di Kent, Lady Caroline Montagu-Douglas-Scott, Lady Mary Cambridge (cugina in secondo grado), Lady Elizabeth Lambart, Lady Pamela Mountbatten (cugina dello sposo), The Hon. Margaret Elphinstone, The Hon. Diana Bowes-Lyon (cugine della sposa dal lato materno). Nel seguito della sposa ci sono anche due paggetti, i suoi cugini: i principi William di Gloucester e Michael di Kent. Il bestman di Filippo è un altro cugino, Lord George Mountbatten marchese di Milford Haven.
3 – Le famiglie reali europee sono ben felici di accorrere a Londra alle nozze dell’erede al trono inglese, primo evento felice dopo gli anni terribili della guerra. Sotto alle volte medievali dell’abbazia ci sono più di 2000 ospiti ma spiccano alcune vistose assenze. Il problema è che certi parenti stretti creano qualche comprensibile imbarazzo. Ad esempio le sorelle di Filippo, Margaretha, Theodora e Sophia (una quarta, Cecilia, è morta dieci anni prima in un incidente aereo), che hanno sposato principi tedeschi più o meno implicati con il nazismo. Le cognate reali vengono quindi lasciate a casa, ma sono in buona compagnia, perché anche lo zio della sposa, il duca di Windsor, non riceve alcun invito. Ci sono però diversi membri famiglia reale greca, fra cui gli eredi al trono, Paolo e Frederika, il principe Giorgio e la moglie Marie Bonaparte, Elena di Romania e Irene di Savoia-Aosta, cugine dello sposo nate principesse di Grecia, il re e la regina di Danimarca, il re e la regina di Yugoslavia, il re dell’Iraq e i sovrani di Norvegia e Romania (il giovane re Michele incontra in questa occasione la sua futura moglie Anna di Borbone Parma ma deve tornare di corsa in patria dove è in atto un colpo di Stato), Victoria Eugenia ex regina di Spagna e Juliana principessa ereditaria dei Paesi Bassi. Nella foto qua sotto ci sono quasi tutti, provate a riconoscerli.
70 anni di matrimonio, gli invitati
4 – Elisabetta indossa un abito creato da Norman Hartnell il quale presenta alcuni schizzi già nel mese di agosto. La sua fonte di ispirazione è il personaggio centrale della Primavera del Botticelli, simbolo di gioia e rinascita alla vita. In Inghilterra vige ancora il razionamento quindi la sposa ha dovuto chiedere un’integrazione dei tagliandi della sua tessera annonaria per avere il satin di seta necessario per l’abito. Il tessuto viene dalla Winterthur Silks Limited di Dunfermline che l’ha realizzato in gran segreto nella sua azienda di Canmore usando del filato prodotto da bachi cinesi (cinesi, mi raccomando, non giapponesi o italiani paesi contro i quali l’Inghilterra ha recentemente combattuto) a Lullingstone Castle. Quando entra nell’abbazia di Westminster al braccio del padre, la principessa è radiosa, il modello di Hartnell mette in risalto tutta la grazia di questa sposa ventunenne leggiadra e molto, molto felice. Il corpetto aderente di satin bianco e la gonna svasata sono interamente ricoperti da intricati ramage (realizzati con 10.000 perle e cristalli provenienti dagli Stati Uniti) in un evidente richiamo sia alla Primavera ma anche alla classica simbologia floreale inglese; sulla veste nuziale di Elisabetta ci sono le rose di York, i fiori d’arancio e poi gelsomini, filadelfi e spighe di grano.
Dopo le nozze il vestito viene esposto in varie città inglesi ed è riapparso di recente nel 2002 per una esposizione dedicata agli abiti da sposa reali degli ultimi 100 anni e poi in due mostre organizzate a Buckingham Palace, per le nozze di diamante nel 2007 e per i 90 anni della regina nel 2016. La foto qui sotto mostra l’abito presentato nel 2016 (come l’ho visto io) e non gli rende giustizia oltre a mettere in evidenza i numerosi segni di usura dovuti al tempo. Il colore è ormai virato in un crema scuro.
70 anni di matrimonio, l’abito in mostra nel 2016 a Buckingham Palace
In quel freddo e umido giorno di novembre la principessa indossa dei leggeri sandaletti di seta realizzati con la stessa stoffa dell’abito, creati dal famoso Roger Vivier, ma che nessuno aveva mai visto fino al giorno in cui sono stati messi in mostra insieme a tutti gli altri accessori in occasione delle celebrazioni per le nozze di diamante nel 2007.
70 anni di matrimonio
5 – Il lungo velo ricamato è fermato da uno dei diademi della vasta collezione reale la “fringe tiara” che è il “qualcosa di prestato” perché appartiene alla regina Elizabeth la quale lo aveva ricevuto in dono dalla suocera, la regina Mary, nel 1936.
La “fringe tiara” è un modello che verso la fine dell’Ottocento riscuote notevole successo, tutte le principesse, sovrane, regine ne hanno una anche perché si tratta di un gioiello molto versatile in quanto spesso può essere utilizzato anche come collier. Secondo alcuni storici si tratterebbe di una rivisitazione “preziosa” del kokosnik, il copricapo indossato dalle contadine russe nei giorni di festa, e sarebbe stato introdotto dalle granduchesse Romanov che nel XIX secolo si sposano in giro per l’Europa. I brillanti vengono realizzate una serie di punte di varia altezza e dimensione poi montate a formare una sorta di aureola degradante sui lati e l’effetto finale è quello della frangia da cui il nome.
La regina Mary fa realizzare la sua “fringe tiara” nel 1919 dal gioielliere londinese Garrard che usa alcuni diamanti provenienti da un diadema (trasformabile in collier) offerto dalla regina Vittoria a Mary per le sue nozze nel 1893.
Alcuni dicono che in realtà la sposa avrebbe voluto indossare la Girls of Great Britanny and Ireland Tiara che le è stata offerta dalla nonna come dono di nozze, però durante le fasi della vestizione il diadema cade e si spezza. Davanti alla disperazione delle cameriere e dei funzionari della casa reale l’imperturbabile regina Mary fa notare che c’è tutto il tempo per risolvere la questione perché «in casa ci sono molti altri diademi».
La principessa porta anche un doppio collier di perle, regalo dei genitori, costituito dai collier delle regine Anna e Carolina e orecchini in perle e diamanti appartenuti a una delle figlie di Giorgio III, offerti dalla nonna Mary.
6 – Il bouquet della sposa viene fornito dalla Worshipful Company of Gardeners; il fiorista MH Longman usa orchidee bianche e mirto preso dal famoso cespuglio nato da un ramoscello che faceva parte del bouquet della regina Vittoria e che da allora viene usato per tutte le spose reali. Quando la sposa sta per partire verso Westminster il suo mazzo di fiori non si trova più, ma per fortuna qualcuno si ricorda che era stato messo al sicuro nel frigorifero della portineria.
Seguendo l’esempio della madre, il giorno successivo alle nozze, la principessa fa depositare il bouquet sulla tomba del milite ignoto a Westminster. La lapide è il solo tratto della navata che non viene mai coperto da un tappeto o da una passatoia.
70 anni di matrimonio
7 – La coppia felice riceve oltre 2500 regali da tutto il mondo e la maggior parte di essi viene messa in mostra per alcuni giorni a Saint James’s Palace; il ricavato dai biglietti d’ingresso verrà poi devoluto in beneficienza.
I gioielli sono numerosi, la regina Mary ha offerto alla nipote prediletta la sua bellissima Girl’s of Great Britain and Ireland Tiara e un sontuoso devant de corsage, il re e la regina regalano alla figlia una parure di zaffiri, due collier di perle e degli orecchini chandelier. Ma ci sono anche lo straordinario collier del Nizam di Hyerabad, quello in oro e giada di re d’Egitto Farouk e quello “fringe” del Lord Mayor e della City di Londra.
Lord Mountbatten consegna alla sposa il regalo del Mahatma Gandhi che ha personalmente filato il cotone con cui è stato realizzato un pannello in crochet; Papa Pio XII invia due tazze da cioccolata in porcellana di Meissen, il presidente della Repubblica francese uno splendido servizio da tavola di Sevrès, il presidente americano Truman una serie di oggetti di cristallo inciso, il governo della Nuova Zelanda uno scrittoio, l’Aga Khan un purosangue che sarà il primo cavallo da corsa della futura scuderia reale. Numerosi anche gli oggetti di uso comune, per la cucina e la casa ma arrivano anche capi di abbigliamenti e decine di paia di calze di seta che, nel dopoguerra, sono una vera rarità. In questo video i dettagli dellll’esposizione. http://https://www.youtube.com/watch?v=GgFJkiIQdrs
8 – Il “wedding breakfast”, ovvero la colazione nuziale che segue la cerimonia a Westminster, si svolge nella sala da ballo di Buckingham Palace. Nel sobrio menù piatti che, come da tradizione, rendono omaggio agli sposi e alle loro famiglie fra di essi il Filet de Sole Mountbatten, e la Bombe Glacee Princess Elizabeth.
La torta viene realizzata da McVities and Price ma c’è ancora il razionamento e certi prodotti sono difficili da trovare quindi le Australian Girl Guides offrono gli ingredienti necessari come dono di nozze. Elisabetta e Filippo tagliano la torta (alta nove piedi e costituita da quattro piani decorati con pannelli sui quali ci sono gli stemmi delle famiglie, i monogrammi degli sposi, figurine di zucchero e lo stemma della Royal Navy) con una spada che è il regalo di re Giorgio VI allo sposo.
70 anni di matrimonio
9 – Re Giorgio VI, che è molto legato alla sua figlia maggiore, le scrive un tenero biglietto di commiato nel quale oltre ad augurle ogni bene le confessa che, poche ore prima, nel momento esatto in cui ha lasciato la sua mano davanti all’arcivescovo, ha avuto la sensazione di «perdere qualcosa di molto prezioso».
70 anni di matrimonio, i saluti dal balcone di Buckingham Palace
10 – Nel pomeriggio la coppia felice lascia Buckingham Palace per prendere, dalla stazione di Waterloo, un treno che li porterà verso la prima tappa del loro viaggio di nozze. La neo sposa indossa un abito e un cappotto abbinato color blu polveroso di Hartnell e ha con sé Susie, la sua cagnolina corgi preferita. Elisabetta e Filippo trascorrono i primi giorni della luna di miele nella pace di Broadlands, la splendida dimora di Lord Mountbatten nell’Hampshire, poi vanno a Birkhall in Scozia. A Broadlands gli sposi accettano di posare per i fotografi e in quegli scatti Elisabetta appare felice e innamoratissima. La principessa è cresciuta in un ambiente ultra protetto e conosce poco la realtà, ma insieme a Filippo inizia a guardare il mondo e le persone in modo diverso, acquistando sicurezza e maturità.
70 anni di matrimonio
Ma… e le royal commemorative potteries che celebrano i grandi eventi reali?
Ebbene per le nozze dell’erede al trono (sempre presuntiva perché se Giorgio VI avesse avuto un figlio maschio questo avrebbe avuto la precedenza) non ce ne furono. L’Inghilterra è ancora sottoposta al razionamento e le aziende manifatturiere, impegnate a risollevarsi dalle difficoltà degli anni di guerra, non possono produrre oggetti che non siano di prima necessità a cui pochi, fra l’altro, avrebbero avuto accesso.
Però insieme a Chiara Simonini, che nel suo show room modenese propone meravigliose potteries – e non solo – rigorosamente made in England, abbiamo deciso di celebrare i anni di matrimonio selezionando una serie di oggetti con i ritratti della regina e del duca di Edimburgo che presenteremo nella giornata di lunedì sulla pagina Facebook di Enjoy Coffee and More … quindi restate connessi.
Comunque quanto a royal potteries gli inglesi si potranno abbondamente rifare cinque anni dopo per l’incoronazione di Elisabetta II e poi nel 1981 in occasione delle nozze di Carlo e Diana, ma questa è un’altra storia che vi racconto nel mio ultimo libro ”
E alla fine è arrivata anche la foto ufficiale dei 70 anni di matrimonio.