Le perle della regina Maria Antonietta e il misterioso collier dei Sutherland

Le perle della regina

Le perle della regina sono un mistero ancora oggi insoluto. Nel 2007 Christie’s mette in vendita un collier abbastanza insolito costituito da una rigida rivière di rubini intrecciata con una sorta di ghirlanda d’oro giallo e piccoli diamanti e alle cui estremità pendono alcune perle a goccia grigie. Il gioiello, valutato 500.000 sterline, viene aggiudicato per quasi il triplo e cioè un milione e quattrocentomila pound. Come mai questo originale collier, creato nel 1849 per i duchi di Sutherland, viene venduto a una tale cifra?

Le perle della regina, il collier SutherlandLe perle della regina montate nel collier per i duchi di Sutherland

Le perle della regina

È presto detto: secondo la tradizione familiare le 21 perle a goccia e le 12 perle tonde sono appartenute all’ultima sfortunata regina di Francia.  Maria Antonietta, è noto, ama moltissimo i gioielli sfarzosi e la sua collezione, una delle più consistenti e sontuose mai accumulate prima da una sovrana francese, ha una triplice origine: i doni di nozze della madre, quelli di Luigi XV e gli acquisti personali.

La promessa sposa del futuro Luigi XVI parte da Vienna con una dote importante e un corredo favoloso nel quale ci sono sia abiti che monili preziosi; la figlia dell’imperatrice Maria Teresa non può sfigurare alla corte di Francia. Arrivata a Versailles la giovane arciduchessa riceve dal nonno dello sposo tutte le parure appartenute alla defunta suocera Maria Josèphe di Sassonia, madre del futuro Luigi XVI e cioè perle, diamanti, rubini e smeraldi per un valore di oltre due milioni di franchi. Fra il 1770 e il 1789 Maria Antonietta continua a riempire il suo immenso armadio dei gioielli (ancora oggi visibile nella sua camera alla reggia) e anche se verrà ingiustamente calunniata per il famoso “affaire du collier”, in realtà tutti sanno bene quali siano le spese reali per i gioielli. Verso la fine del regno di Luigi XV la Delfina trova il modo di acquistare dei favolosi orecchini di diamanti che costano 360.000 franchi, mentre qualche anno dopo è la volta di due braccialetti sempre in diamanti pagati 200.000 franchi. Negli stessi anni fa montare dei rubini, che fanno parte dei gioielli della corona, insieme ad altre pietre di sua proprietà per creare una parure sontuosa e bellissima.

Insomma queste perle grigie sono in realtà una piccola cosa rispetto al resto. Infatti poco prima del tentativo di fuga terminato a Varenne, la regina decide di spedire segretamente oltreconfine tutti i suoi gioielli, ma le perle grigie e alcuni diamanti, rimangono in un cassetto della sua stanza alle Tuileries. Le informazioni fino a questo punto sono molto precise perché è Madame de Campan, la cameriera personale della regina, a raccontare nelle sue famose memorie come si sono svolti i fatti avendo lei stessa aiutato la sovrana a impacchettare i monili più preziosi.

Le perle di Maria Antonietta, una storia misteriosa

I gioielli recapitati all’arciduchessa Maria Cristina, sorella maggiore della regina di Francia e governatrice dei Paesi Bassi, verranno consegnati a Maria Teresa, unica figlia superstite di Maria Antonietta che nel 1795 arriva a Vienna. Purtroppo l’imperatore Francesco II ha idee molto chiare sui limiti dei suoi doveri di ospitalità e così chiede alla cugina di pagare le spese del proprio mantenimento versando una parte dei gioielli materni.

La famosa parure di rubini e diamanti entra così fra i beni della casa d’Austria, sarà portata dall’imperatrice Elisabetta e poi negli anni ’20 del Novecento rubata da un uomo d’affari a cui Carlo e Zita avevano affidato le loro proprietà.

Maria Teresa, diventata duchessa di Angoulême, muore senza figli e lascia tutto al nipote il conte di Chambord che a sua volta, non avendo eredi, trasmette i suoi beni ai nipoti Borbone Parma che ereditano anche i gioielli di Maria Antonietta.

Ma le perle e i diamanti rimasti alle Tuileries che fine hanno fatto? Secondo Madame de Campan sono stati sequestrati quando la famiglia reale viene trasferita nella prigione del Tempio mentre la storia tramandata nella famiglia Sutherland è tutt’altra.

Lady Elizabeth porta in Inghilterra le perle della regina

Il sacchetto contenente perle e diamanti sarebbe stati affidato dalla stessa Maria Antonietta alla sua amica Lady Elizabeth Gordon contessa di Sutherland*, moglie di George Granville Leveson Gower visconte Trentham, ambasciatore a Parigi dal 1790 al 1792. Quando Lady Elizabeth viene rimpatriata all’inizio del Terrore i gioielli passano la Manica nel bagaglio della signora che ovviamente gode dell’immunità diplomatica. Un anno dopo Maria Antonietta viene decapitata e la Sutherland si tiene perle e diamanti, dimenticando di consegnarli alla legittima erede della sovrana che invece è viva e vegeta.

L’amica della regina muore a sua volta nel 1839 ma gli eredi aspetteranno ancora una decina di anni prima di tirare fuori le perle e montarle nel collier messo all’asta da Christie’s. I diamanti invece pare siano stati utilizzati per un collier e un diadema che oggi appartengono alla famiglia Spencer.

Fra i gioielli di Maria Antonietta, passati attraverso la figlia al conte di Chambord e da questi ai principi di Borbone Parma, sembra che ci fossero anche cinque fili di perle enormi dono di sua madre, l’imperatrice Maria Teresa. Nel primo dopoguerra i Borbone Parma vendono i gioielli a Cartier e uno dei fili di perle viene acquistato da Franklyn Laws Hutton che lo regala alla figlia Barbara per le nozze. Barbara Hutton, erede dei famosi grandi magazzini Wolworth, è una povera ragazza ricca, che nonostante sette mariti (fra cui Cary Grant) e molti straordinari gioielli, finisce la sua vita triste e sola. Alla sua morte le perle che forse erano della regina di Francia tornano sul mercato; nel 1999 Christie’s batte all’asta il collier riacquistato per un milione e 450 mila dollari.

Grazie a Federica Capocchi, appassionata di gioielli storici, che mi ha dato l’idea per questo post.

 

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