Lussemburgo: cento anni di matrimoni e diademi

Le nozze in generale rappresentano un momento speciale per tutti, ma per le monarchie sono anche qualcosa di più perché hanno il potere di rinvigorire vecchie tradizioni. Con tutto il loro sfarzo i royal wedding trasmettono nuova energia agli antichi rituali, mettono in mostra una sontuosità epica che risveglia emozioni. I militari in parata, l’abito della sposa, gli squilli delle trombe e gli hurrà della folla in giubilo incantano come una pioggia di stelle cadenti. Il romantico corteo di una sposa principesca, che si avvia verso il suo destino in una carrozza di cristallo tirata da cavalli, non ha altro riscontro al di fuori delle fiabe. Perché sia chiaro, le principesse, vere o acquisite, sono la materializzazione di Cenerentola, della Bella addormentata nel bosco, personaggi favolosi, sepolti nella memoria insieme all’infanzia che è confortante ritrovare nella realtà. E visto il momento di grande difficoltà e sinistra recessione oggi sognare, attraverso queste figure, è anche un po’ consolatorio e rassicurante.

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La più recente foto ufficiale dei fidanzati

Fatta questa – ispirata – premessa veniamo al dunque: fra venti giorni Guglielmo, granduca ereditario del Lussemburgo porterà all’altare la fidanzata, Stéphanie de Lannoy. Giovane, carina, intelligente, la futura sposa è nata in una solida famiglia dell’aristocrazia belga. Certo il loro non sarà un royal wedding sfolgorante e super mediatico, non verrà celebrato sotto il cielo azzurro pervinca della Costa Azzura, non avrà come sfondo il meraviglioso castello di Sans Souci a Postdam, ma l’attesa fra gli appassionati del genere – cioè noi – c’è. Anche perché dopo l’overdose di royal wedding dello scorso anno cominciavamo a sentire un po’ la mancanza di uno di questi romantici eventi che ci danno tanto da chiacchierare. E per entrare un po’ nel clima non c’è niente di meglio che ripercorrere un po’ di nozze lussemburghesi di ieri e dell’altro ieri.

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Matrimoni e diademi in Lussemburgo

La granduchessa Charlotte si sposa nel 1919 quando è già sul trono, dopo la controversa abdicazione della sorella maggiore Adelaide. I tempi sono ancora quelli dei matrimoni fra pari grado e così il fortunato prescelto è, guarda caso, un cugino materno, il principe Felix di Borbone-Parma fratello minore della ex imperatrice Zita. Il giorno delle nozze Charlotte indossa per la prima volta l’imponente “diadema imperiale” del quale non è mai stata resa nota l’origine. Probabilmente, visto lo stile, potrebbe essere entrato nella collezione granducale nel 1844 quando la granduchessa Elisabetta Mikhaïlovna di Russia ha sposato il principe Adolfo duca sovrano di Nassau e futuro granduca del Lussemburgo, ma si tratta di congetture. La tiara, alta 17 centimetri e formata da oltre 1400 diamanti, è piuttosto pesante e per questo la granduchessa Joséphine-Charlotte – nuora di Charlotte – l’ha indossa solo raramente, a differenza della nuora Maria Teresa che, da quando ne è entrata in possesso, l’ha utilizzata spesso anche se con risultati non sempre esaltanti, come nel caso delle nozze svedesi del 2010.

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Trentaquattro anni dopo un matrimonio unisce due dinastie vicine che fino a quel momento non si erano mai imparentate. Nel 1953 Joséphine-Charlotte del Belgio si unisce – molto controvoglia dicono i pettegolezzi – al granduca ereditario Jean del Lussemburgo. La sposa è la figlioccia della sua stessa suocera e come se non bastasse la sua bisnonna Maria Josè di Braganza è la sorella delle due nonne del suo futuro marito, Maria Antonia e Maria Pia di Braganza.

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Joséphine-Charlotte porta un abito molto romantico, un lungo velo e … due diademi, si due, entrambi splendidi. Nelle foto ufficiali la granduchessa ereditaria indossa una tiara di platino e brillanti creata da Henry Coosemans, regalo della Societé Générale de Belgique, una banca. Onde e palmette si rincorrono in questo gioiello elegantissimo e versatile perché la parte centrale – che contiene una pietra da 8,1 carati – può essere staccata e portata come spilla.

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Il giorno della cerimonia Joséphine-Charlotte invece decide di utilizzare un altro regalo di nozze, uno splendido collier che si può trasformare in diadema. Realizzato da Van Cleef and Arpels con diamanti provenienti dal Congo belga; il collier-diadema è formato da una lunga serie di “baguettes” ed enormi brillanti. La scelta della giovane sposa dà il via ad una tradizione, una delle sue nuore Maria Teresa Mestre e poi le figlie Marie Astrid e Margaretha porteranno lo stesso gioiello. Stéphanie seguirà l’esempio della suocera?

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I due diademi, fra l’altro, sono ancora miracolosamente nelle casseforti della famiglia, perché nonostante la decisione – dopo la morte di Joséphine-Charlotte nel 2005 – di vendere gran parte dello scrigno della defunta per risolvere in modo indolore le questioni ereditarie, alla fine il granduca Henri, visti i commenti negativi dei lussemburghesi, ha fatto marcia indietro.

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Le nozze di Henri e Maria Teresa il 14 febbraio 1981, gli “sposi di San Valentino”. Lei porta un abito di Balmain e il diadema della suocera che nonostante le apparenze l’ha accolta malissimo e le farà la guerra. La granduchessa Joséphine-Charlotte avrebbe preferito una nuora proveniente da una famiglia reale o quanto meno dall’aristocrazia belga, Maria Teresa invece è borghesissima e la sua famiglia originaria di Cuba.

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Missione compiuta invece con le due figlie che si trovano dei mariti nel ristretto giro dei royal. Marie-Astrid sposa nel febbraio del 1982 l’arciduca Carl-Christian d’Asburgo, uno dei numerosissimi nipote della ex imperatrice Zita. Anche per lei un abito molto romantico pieno di volants, in perfetto stile anni ’80, e soprattutto molto, molto accollato.

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Sei settimane dopo la sorella maggiore anche Margaretha va all’altare. Il suo neo marito è il principe Nicolas del Lichtenstein, figlio degli allora principi regnanti, Francesco Giuseppe e Gina.

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Il collier-diadema delle spose lussemburghesi.

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L’ultimo figlio di Joséphine-Charlotte sposa invece una miliardaria con sangue reale. Sibylla Weiller è la nipote di un filantropo, mecenate e industriale francese il capitano Paul-Louis Weiller, personaggio mitico e, fra l’altro, anche eroe della Resistenza. Sua madre invece è donna Olimpia Torlonia dei principi di Civitella Cesi figlia di Alessandro Torlonia e della infanta Beatriz di Borbone, zia del re di Spagna. Fra i granduchi del Lussemburgo e la famiglia Weiller c’era già una vecchia amicizia – passavano le vacanze insieme nel Var – che questo matrimonio, celebrato a Versailles nel 1994, contribuisce a consolidare. Sibylla che indossa un abito di Valentino sceglie però di non portare il diadema.

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Foto di gruppo per le nozze di Henri e Maria Teresa

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Foto di gruppo per Margaretha e Nicolas

 

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