La bellissima Paola, una regina italiana per il Belgio

A poco più di 20 anni la bellissima Paola Ruffo di Calabria è divertente, spigliata, piena di vita e soprattutto è bella da togliere il respiro. Niente di insolito quindi che il giovane principe Alberto del Belgio se ne innamori a prima vista ad una festa organizzata a Roma nel 1958 durante le cerimonie per l’intronizzazione di papa Giovanni XXIII *. Il “papa buono” approva, la famiglia reale anche. La sposa non viene dal ristretto circolo dei royal europei, ma da una grande famiglia della aristocrazia italiana, però i tempi sono cambiati in fondo alla soglia degli anni ’60 si può anche fare una piccola eccezione visto che tutto sommato Alberto è soltanto il secondogenito e molto difficilmente salirà sul trono. Inoltre la splendida ragazza è cattolicissima comme il faut, anche se in il fatto che re Baldovino sia ancora irrimediabilmente scapolo e solitario, mentre il fratello minore si trova una sposa in quattro e quattr’otto crea qualche comprensibile imbarazzo. Baldovino è entusiasta della scelta del fratello e dichiara che Paola “è il più bel regalo fatto dall’Italia al Belgio”.
Paola e Alberto neo sposi; nella immagine sopra, la coppia insieme a Liliane de Réthy, matrigna di Alberto, donna Luisa Ruffo di Calabria, l’ex re Leopoldo III e la principessa Christine del Belgio, sorellastra dello sposo
Nata a Forte dei Marmi l’11 settembre 1937, Paola è la figlia del principe Fulco Ruffo di Calabria, un aviatore eroe della I Guerra mondiale che muore quanto lei ha solo nove anni, e di donna Luisa Maria Gazelli di Rossana e San Sebastiano. La famiglia, una delle più antiche ed illustri della penisola, nonostante titoli e feudi che evocano il sud, vive a Roma dove Paola frequenta le scuole dalle suore fino alla maturità classica. La futura principessa, che vanta fra i suoi antenati il marchese di La Fayette eroe della guerra d’indipendenza americana, il duca di Noailles e anche Maria Mancini, nipote di Mazzarino e primo amore di Luigi XIV, qualche legame con il Belgio comunque già ce l’ha perché la nonna paterna Laura Mosselman du Chenoy aveva lasciato Bruxelles nel 1877 per sposare don Beniamino, principe Ruffo di Calabria.
Paola del Belgio, le nozze
Le nozze vengono celebrate a Bruxelles nella cattedrale di Santa Gudula il 2 luglio alla presenza di tutto il gotha europeo e per il Belgio è un modo per riavvicinarsi ad una monarchia pesantemente contestata alla fine della II Guerra mondiale. Il nuovo matrimonio di re Leopoldo III con la bellissima ma poco amata Liliane Beals che prende il posto della adorata regina Astrid (la madre di Alberto, Baldovino e Joséphine-Charlotte), l’atteggiamento del sovrano durante l’occupazione nazista, l’abdicazione e il regno difficile del giovane e timido Baldovino, hanno in qualche modo compromesso la popolarità della famiglia reale e quindi l’arrivo della splendida sposa italiana è accolto da tutti con grande entusiasmo.
Il giorno del matrimonio Paola, che ha lo sguardo smarrito e un po’ sfuggente, per non dire perplesso, porta un abito di seta bianca realizzato da una celebre sarta napoletana e il velo della nonna belga realizzato nella seconda metà del XIX secolo a Bruxelles con filo di lino ad ago su un tulle di cotone. Lo stesso magnifico velo che anni dopo porteranno sia la figlia Astrid che le due nuore Mathilde e Claire e anche tutte le spose di casa Ruffo di Calabria (fra cui Melba Ruffo per qualche anno nota presentatrice televisiva e Mafalda di Savoia-Aosta moglie in prime nozze di una nipote di Paola).
Astrid e Lorenz di Asburgo-Este
Philippe e Mathilde d’Udeckem d’Achoz
Claire Combs moglie del principe Laurent
I figli, Philippe, Astrid e Laurent arrivano uno dietro l’altro nel giro di quattro anni e i principi di Liegi – questo il titolo della coppia – sono belli, ricchi, felici e non hanno troppi obblighi legati al ruolo, specie quando re Baldovino si sposa con la spagnola Fabiola de Mora y Aragòn. Fotografatissima perché bella, ma stigmatizzata perché vivace, spiata in ogni sua mossa e senza benevolenza Paola dopo alcuni anni di amore incondizionato da parte dei belgi diventa quella indomabile, viene accusata di essere troppo ribelle ed insofferente agli obblighi del suo rango, e il confronto con la quasi santa Fabiola. Certo la regina è decisamente meno affascinante ed elegante, ma ha l’aplomb di una sovrana, mentre l’italienne che ama soprattutto divertirsi non piace più. Gira la voce che durante una festa in casa dei conti Bismarck, giunta la notizia dell’assassinio del presidente Kennedy, Paola abbia detto a chi le raccontava come erano andati i fatti “ma lei vuole proprio rovinarci la serata?”. Il colmo dello scandalo arriva quando un cantante melodico italo-belga, Adamo, le dedica la canzone “dolce Paola”.
Inoltre, dopo i primi anni spensierati fra feste e vacanze, l’unione di Alberto e Paola si incrina e tutti e due guardano altrove. Lei forse ha qualche distrazione, lui ce l’ha di sicuro e la conseguenza è la nascita di una figlia illegittima di cui si mormora nei salotti di Bruxelles ma che resta ufficialmente nascosta fino al 1999. Si parla anche di divorzio, ma pare che Baldovino e Fabiola abbiano fatto spesso da pacieri e la regina spagnola sarebbe anche stata il veicolo del riavvicinamento di Paola alla fede. Ad ogni modo negli anni ’80 i principi di Liegi si riconciliano ufficialmente e appaiono sereni al matrimonio della figlia Astrid nel 1986 e decisamente sorridenti (ed affettuosamente abbracciati) nelle foto scattate in occasione della nascita del loro primo nipote Amadeo d’Asburgo-Este. Baldovino non ha figli, ma ha quasi adottato il nipote Philippe e tutti danno per scontato che prenderà il posto dello zio il quale ha seguito con attenzione la sua formazione. Tutto cambia drammaticamente il 31 luglio 1993 quando Baldovino, che ha già avuto problemi di salute, viene stroncato da una crisi cardiaca nella sua residenza di Motril in Spagna. Il 33enne Philippe non viene considerato ancora pronto per salire sul trono di una nazione difficile e frantumata come il Belgio, quindi a sorpresa Alberto prende sulle sue spalle il peso della corona non sarà un lavoro facile perché il paese è diviso dalle tensioni politiche.
Alberto e Paola sono una coppia solida ed unita. Nel 1999 Alberto durante il discorso di Natale ha parlato a lungo del suo rapporto con Paola, degli alti e dei bassi, dei momenti felici e delle crisi affrontate come coppia. “Insieme – ha detto Alberto II – abbiamo potuto superare queste difficoltà e ritrovato un’intesa e un amore profondo. Questo periodo di crisi di è stato ricordato di recente [era da poco uscito un libro nel quale si raccontava per filo e per segno della separazione e della figlia illegittima n.d.r.] . Non vogliamo insistere su una vicenda che appartiene alla nostra vita privata. Ma, se qualcuno che incontra oggi problemi analoghi può ricavare dalla nostra esperienza vissuta qualche motivo di speranza, noi ne saremmo molto lieti”.
Secondo alcune fonti Paola avrebbe portato un diadema appartenuto alla regina Astrid e che le era stato prima prestato e poi regalato (con relativa lite, pare, fra la futura principessa e la seconda moglie dell’ex re) dal suocero Leopoldo III, ma il gioiello non è visibile in nessuna foto. Un post sui gioielli della regina del Belgio è previsto per i prossimi giorni.
* Questa la versione ufficiale, anche se in effetti di recente una nobildonna romana “grande amica” della attuale regina ha raccontato di averli presentati al Golf di Roma nei giorni delle feste per Giovanni XXIII il che non cambia la sostanza della cosa.
Le ultime foto della famiglia reale diffuse solo qualche giorno fa.
i sovrani con quasi tutti i nipoti, mancano solo le due figlie maggiori di Astrid.