Matrigne reali: quelle buone e quelle cattive

Di matrigne reali nella storia ce ne sono state tante, alcune brave, altre meno. A differenza di quanto accade oggi, però, tutte – tranne una – evitano il confronto diretto con la/e moglie/i precedenti, perché in genere la seconda/terza/quarta… sposa arriva a seguito della precoce dipartita di chi l’ha preceduta. I figli invece, possibilmente molto numerosi, non mancano quasi mai e poiché nel caso di famiglie reali in gioco ci sono corone, troni e vasti possedimenti, le lotte intestine fra i pargoli di primo/secondo/terzo/quarto letto sono sempre piuttosto vivaci.

Matrigne reali, quelle cattive

Una delle peggiori matrigne che la storia ricordi si chiama Anna Bolena la quale, volendo essere a tutti i costi moglie e non più solo amante, ci mette del suo nel fomentare lo scisma che già sta covando. Raggiunto la scopo rende la vita impossibile a tutti, in particolare a Tommaso Moro di cui esige la testa, alla figlia di primo letto, dichiarata illegittima ed allontanata con ignominia dalla corte ed alla ex moglie del re. Caterina d’Aragona, infatti, è ancora in vita e il ripudio della sposa legittima – che fra parentesi è anche la zia dell’imperatore Carlo V – costa ad Enrico VIII lacrime e sangue, mentre Maria Tudor (nota in seguito secondo da che lato la si guardi come “la Cattolica” o “la Sanguinaria”), all’epoca dei fatti adolescente timida ed introversa, vota odio imperituro alla matrigna ed alla di lei unica erede, la futura Elisabetta I. Anna Bolena la trovate descritta in tutto il suo splendore matrigna reale nel mio libro Le regine e le principesse più malvagie della storia.

Un altro rapporto difficile, questa volta non interrotto dalla scure del boia come nel caso di Anna Bolena bensì dal trasloco della figliastra causa matrimonio, è quello fra Marianna d’Austria seconda moglie di Filippo IV re di Spagna e Maria Teresa d’Austria che del sovrano è figlia di primo letto. Fra le due – che sono più volte cugine per la strana passione degli Asburgo a sposarsi rigorosamente fra di loro – corrono solo cinque anni, ma non corre buon sangue e per Maria Teresa è un sollievo sposare Luigi XIV e trasferirsi in Francia dove comunque avrà la sua dose di dispiaceri.

ElisabettadiValois

Matrigne reali: Elisabetta di Valois

Sempre in Spagna, ma qualche decennio prima, Elisabetta di Valois, terza moglie di Filippo II è, invece, una matrigna talmente amorevole per lo sfortunato, instabile e difficile don Carlos che questo rapporto, fatto di comprensione ed affetto, finisce con l’essere travisato; nasce infatti la leggenda (corroborata dal fatto che Elisabetta e don Carlos muoiono a poca distanza l’una dall’altro) di un impossibile amore fra i due. Verdi ne approfitterà per scriverci sopra un’opera meravigliosa, il Don Carlos appunto.

E restando in Spagna nei primi anni del ‘700 quando sul trono ormai ci sono i Borboni tocca a Elisabetta Farnese, seconda moglie di Filippo V, essere pestifera come la matrigna delle favole, specie dopo l’arrivo dei figli che vengono messi inevitabilmente da parte dalla prole nata di primo letto. Elisabetta però non si perde d’animo e con piglio deciso, forte del fatto che il regno è nelle sue mani, getta la Spagna in guerre senza fine sistemare anche i suoi pargoli su un trono.

Matrigne reali, quelle buone

I Borbone-Parma sono i discendenti diretti di Elisabetta Farnese e verso la seconda metà del XIX secolo il duca “titolare” (ma non in carica in quanto il suo Stato fa ormai parte del regno d’Italia) Roberto si ritrova vedovo con dodici figli, quindi pensa bene di riprendere moglie. Dalle seconde nozze nasceranno altri dodici bambini, per fortuna tutti sani e robusti perché nella prima serie diversi sono gravemente disabili. Una famiglia molto allargata che però va d’amore e d’accordo, grazie anche carattere affettuoso e amabile del duca Roberto e alla sensibilità della nuova duchessa Maria Antonia di Braganza che prende sotto la sua ala protettrice tutti i figliastri, in particolare quelli meno fortunati e se ne occupa, riferiscono i testimoni, “come se li avesse partoriti lei stessa”.

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La numerosa famiglia del duca di Parma

Le principesse portoghesi sembrano avere nel dna questa attitudine al matrignaggio visto che una delle sorelle di Maria Antonia, Maria Teresa terza moglie di un fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe è per i suoi figliastri un riferimento per tutta la vita e un porto sicuro nel quale rifugiarsi sicuri di trovare comprensione e affetto. E’ Maria Teresa a favorire l’idillio del “nipote” Carlo con Zita di Borbone-Parma una delle figlie di sua sorella e anni prima era stata lei a placare l’ira del vecchio Francesco Giuseppe all’epoca dello scandalo del matrimonio morganatico di Francesco Ferdinando, figliastro dell’una, nipote ed erede dell’altro. Per Francesco Ferdinando la matrigna sarà sempre l’amatissima “mama” che lo capisce, lo conforta e lo sostiene. Maria Teresa farà anche dell’altro, dopo la morte a Sarajevo di Francesco Ferdinando e della moglie Sofia si prenderà cura degli orfani, tre ragazzini frutto di una unione non dinastica e quindi praticamente inutili, anzi scomodo ricordo di un legame scandaloso.

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Matrigne reali: Margherita di York l’affettuosa matrigna di Maria di Borgogna

Fra le tante matrigne reali buone una in particolare è però davvero degna di nota anche perché insieme alla figlia di primo letto del marito cerca addirittura di tenere insieme uno stato. Sono nozze politiche quelle fra Carlo il Temerario duca di Borgogna e Margherita di York, la sorella di re Edoardo IV. La principessa inglese vede raramente lo sposo, perennemente occupato a difendere il suo stato, ma con la figliastra Maria (che all’epoca del nuovo matrimonio del padre ha 11 anni) il rapporto è subito affettuoso. L’erede del ducato di Borgogna trova una madre, una amica, una persona sempre pronta a sostenerla e a consigliarla. Margherita di York, seguendo la tradizione della coltissima e fastosa corte borgognona, segue con particolare attenzione anche l’educazione della giovane principessa che studia latino, storia, letteratura cortese, musica. Mentre Carlo il Temerario conduce una spregiudicata politica di conquiste, alleanze e battaglie, Margherita è costantemente al fianco di Maria.

L’improvvisa morte del Temerario, caduto il 5 gennaio 1477 nella battaglia di Nancy, lascia le due donne sole ed in una situazione disastrosa e le fa piombare in un tunnel di lotte controversie e dispute. Da una parte c’è il re di Francia Luigi XI che cerca di impadronirsi della Borgogna, dall’altra le città fiamminghe nelle quali esplode il rancore per la politica centralista ed autoritaria del defunto duca, che si ribellano. Maria e Margherita faranno di tutto per preservare l’eredità di Carlo il Temerario e la giovane duchessa ha talmente fiducia nella matrigna da non rendersi conto che questa, per quanto piena di buona volontà, non è gradita nelle Fiandre. Saranno costrette a separarsi per un po’ e per Maria è un vero dramma. E’ comunque Margherita a concludere le trattative per il matrimonio della sua amatissima figliastra con l’arciduca Massimiliano d’Asburgo ed è sempre lei a fare da madrina al primogenito della coppia, Filippo (famoso poi con il soprannome “il Bello”) ed è in omaggio a questa matrigna adorata che la secondogenita viene chiamata Margherita.

Quando Maria muore tragicamente, a soli 24 anni per le conseguenze di una caduta da cavallo durante una caccia, è la duchessa Margherita a prendersi cura dei due bambini rimasti orfani e mantenere viva la memoria della giovane e bellissima duchessa di Borgogna e del grande Carlo il Temerario. Molti anni dopo, nell’inverno del 1500, Margherita porterà al fonte battesimale un bambino nato a Gand pochi giorni prima, si chiama Carlo in onore del bisnonno duca di Borgogna e farà molto parlare di sé. E’ uno degli ultimi atti ufficiali di quella che tutti chiamano Madame la Grande che morirà nel 1503.

Se dopo avere approfondito il tema matrigne reali ne volete sapere di più sulle suocere reali date un’occhiata qua

 

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